La trasmissione Fuori dal Coro qualche settimana fa, aveva informato i telespettatori di una legge nemmeno recente e che riguarda le liste d’attesa sanitarie . In particolare, il Decreto legge 124 del 1998. Quest’ultimo regolamenta proprio le liste d’attesa e indica che le Regioni, insieme alle Asl locali e agli ospedali, debbano stabilire i tempi massimi che intercorrono tra la richiesta della prestazione e la sua esecuzione. Tempi massimi che devono essere comunicati dagli operatori dei Cup ai cittadini in modo che essi possano chiedere che la prestazione sia svolta in intramoenia pagando solo il costo del ticket. La novità è che, se le tempistiche previste dal Cup non dovessero venire rispettate, i pazienti potranno chiedere il rimborso delle spese sostenute direttamente alla Ulss.
In sostanza, i cittadini che non saranno visitati nei tempi previsti dal Cup potranno fare richiesta di essere visitati intramoenia, da uno specialista , dietro ricevuta di appuntamento concordato con il Cup. Se il cittadino non viene chiamato nei tempi previsti dall’appuntamento fissato potrà essere visitato in libera professione totalmente a spese dell’Ulss, a meno che non sia previsto un ticket sanitario che, a quel punto, sarà la sola spesa a carico dell’utente. Non saranno rimborsate visite private esterne che l’utente ha fatto di spontanea volontà per anticipare i tempi del Cup.
L’Ulss 7 non ha ancora dato comunicazione ufficiale di questa importante novità, ma molte altre Ulss del Veneto si. Il manager generale Annicchiarico ha inviato una circolare che parla chiaro: “Le persone che si rivolgono alla sanità pubblica devono essere informate del loro diritto a ricevere la prestazione entro i tempi stabiliti dalla ricetta, anche ricorrendo al privato intramoenia qualora l’attesa si prolunghi oltre il termine fissato”
“I contenuti della circolare del dg Annicchiarico, che ricorda alle Ulss i dettami del decreto legislativo 124 del 1998, dovrebbero diventare oggetto di una vera e propria campagna informativa da parte della Regione, ha detto Erika Baldin, capogruppo in consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle e componente della commissione Sanità, in una nota.