Piazze e luoghi turistici pieni di gente, assembramenti per lo spritz e per mangiare in compagnia e le istituzioni che cadono dalle nuvole, come se non avessero ancora capito che gli italiani, veneti compresi, sono più bravi a trasgredire le regole che a rispettarle.
Dopo la rabbia del governatore luca Zaia e dell’assessore regionale alla Sanità veneta Manuela Lanzarin, anche l’infettivologo Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive a Milano, bacchetta i veneti: “Le piazze piene di questi giorni mostrano una pericolosa tendenza a trasgredire. Alcuni sembrano ostinarsi a non voler capire che siamo nel pieno di una guerra contro un nemico, il Covid, che non è disponibile alla trattativa”.
Da nord a sud dello Stivale, nell’ultimo weekend, sono rimbalzate immagini degne di una movida estiva, con piazze e centri storici stracolmi ed i luoghi turistici presi d’assalto.
Fatto che, in Alto Vicentino, ha spinto anche il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern ad ipotizzare ingressi calcolati nel suo Comune, proprio per evitare che si crei la condizione ideale di diffusione del virus.
Probabilmente, a destare stupore, il fatto che i veneti, notoriamente ligi alle regole, questa volta si siano distinti per un atteggiamento decisamente poco responsabile. Tanto da colpire Galli, che al Mattino di Padova ha voluto sottolineare il suo disappunto: “La gente non ha capito niente. La situazione non è grave, è gravissima. E le discussioni sui diversi colori stanno ormai diventando questioni di lana caprina dato che al virus è stato permesso di sfondare. Se a marzo c’era sconcerto ma comunque adesione e obbedienza alle regole, oggi assistiamo invece ad una pericolosa tendenza a trasgredire. Perché non è possibile che i cittadini, se i centri commerciali sono chiusi, si ammassino all’Ikea che invece può restare aperto a causa di norme poco chiare. Era inevitabile che la pandemia diventasse terreno di scontro politico. Ma oggi siamo alla frutta e non è più il momento di avere posizioni che possono indurre alla confusione”.
di Redazione Altovicentinonline