Novità importante non solo per i cittadini dell’Alto Vicentino, ma anche per l’ambiente e la collettività. In seguito dell’accordo quadro nazionale siglato tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Biorepack. (Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile); anche i quasi 180 mila cittadini serviti da Alto Vicentino Ambiente potranno gettare le bioplastiche compostabili e biodegradabili nella frazione umida.
Sono infatti state adeguate le indicazioni sul corretto conferimento di questo tipo di rifiuto affinché queste tipologie di materiali possano essere correttamente conferite agli impianti di compostaggio per il riciclo dell’organico. “Grazie allo sviluppo di nuovi materiali che sono in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini rispettosi dell’ambiente e attenti all’economia circolare – spiega Giovanni Cattelan, Presidente di Alto Vicentino Ambiente -, la spinta verso una gestione ancora più sostenibile del rifiuto domestico trova una nuova efficace via. Sia per quanto riguarda gli imballaggi, ma anche altre tipologie di prodotti. Sono infatti sempre di più le bioplastiche biodegradabili e compostabili presenti sul mercato che possono entrare tranquillamente nel percorso di compostaggio a cui ormai siamo abituati per gli scarti alimentari. L’importante è fare attenzione alle diciture presenti nelle confezioni: se queste rispondono alle indicazioni che riportiamo sui nostri siti, possono essere gettate nell’umido senza alcuna remora”.
La condizione assolutamente necessaria per il corretto conferimento nell’umido è che tali materiali in plastica biodegradabile e compostabile siano certificati UNI EN 13432 e riportino sul singolo imballaggio o sulla confezione uno dei seguenti marchi di compostabilità, visibili sul sito web o nella sezione news della APP: Compostabile CIC, OK Compost – TUV Austria Industrial CompostableIndustrial Compostable DIN
Le tipologie di imballaggi o manufatti in bioplastica che possono essere conferite nell’umido, sono: borse per il trasporto merci (shopper) e sacchetti per raccolta rifiuti,sacchetti per frutta e verdura o altri alimenti venduti sfusi (reparti del fresco), contenitori per alimenti, bottiglie, flaconi, vaschette in espanso per gelati, etc…, piatti, bicchieri, vassoi, posate, pellicole estensibili, buste IV gamma, vaschette, retine, sacchi, capsule per bevande e caffè.
“Per permettere ai cittadini di poter sfruttare questa nuova opportunità di far bene all’ambiente e anche a tutti noi che abitiamo questo territorio – continua Cattelan – valuteremo man mano l’eventuale necessità di aumentare le frequenze di svuotamento dei contenitori, in accordo coi singoli Comuni e le esigenze specifiche”.
L’accordo quadro Anci-Biorepack, a cui AVA ha dato seguito operativo, prevede anche un ulteriore vantaggio: il consorzio di riciclo, infatti, riconoscerà ai Comuni corrispettivi di raccolta, stoccaggio e recupero relative alle frazioni di bioplastica riscontrate all’interno della frazione umida.