RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Se sfoglio i giornali, siano essi freschi di stampa o i più moderni quotidiani online, quasi ogni giorno posso leggere notizie che mettono in risalto vicende epiche e poco accattivanti, legate a “ bande di giovani e di adolescenti”, spesso perdigiorno poco consoni al rispetto delle regole e soprattutto, al rispetto per gli altri.
Vorrei parlarvi, invece, di un’altra “ banda di giovani e adolescenti”; quelli che dedicano tempo, sacrifici e risorse in nome di una passione comune: la musica. Hanno tra i 13 e i 30 anni e tra luglio ed agosto hanno investito un’infinità di tempo per prove individuali ed in orchestra, per migliorare se stessi e il gruppo a cui hanno deciso di unirsi. Hanno passato ore e ore a provare, non sono professionisti, non vengono retribuiti, lo fanno per piacere e, dovreste averli visti, quante risate e quanto si sono divertiti, non a scrivere sui muri o a spaccare arredo urbano, ma, sentire bene, nel suonare il Concerto Grosso op.6 n°4 di Corelli, musica barocca ( sì quella con le parrucche tipo gatto in testa…ma loro non le avevano). Quattro giorni rinchiusi in sala prove in visione del Loro concerto di musica Barocca, all’interno del festival Innsbruck Festwochen der Alten Musik e domenica 4 agosto al Forte Interrotto di Camporovere per una partecipazione Rai.
Sono francamente stanca di sentire solo notizie, che dipingono una generazione di sfaticati perdigiorno.
L’ Italia, in questo caso la provincia di Vicenza, ha un fiore all’occhiello, il progetto Crescere in Musica, con il grande maestro Sergio Gasparella, che accoglie con progetti e attività, tanti giovani, che all’ interno delle loro vite, hanno passioni ancora genuine e, fortunatamente, trovano famiglia e Associazioni, che li aiutano a credere fino in fondo nei loro sogni.
Cerchiamo di dare attenzione a questi ragazzi, valorizziamoli e parliamo di Loro, perché ci stanno dimostrando che c’è ancora Speranza.
Una mamma