La giunta regionale del Veneto, ha deliberato un provvedimento a sostegno delle famiglie e, in particolare, del supporto alla genitorialità nella cura di bambini e bambine nei primi tre anni di vita. L’investimento complessivo è di cinque milioni di euro, di cui 4.650.000 destinati ai 21 progetti che perverranno dai territori, e 350.000 euro ad azioni di supporto, divulgazione e monitoraggio. “Partendo dal presupposto che lo sviluppo umano, a partire dal concepimento, risente molto dell’ambiente in cui questo sviluppo avviene ed è quindi importante rendere favorevole al minore il contesto in cui nascerà e crescerà”, il provvedimento vara, attraverso una misura sperimentale, un bando per attivare in tutti i 21 Ats (Ambiti territoriali sociali) della regione un’iniziativa che contenga la combinazione di misure per garantire le migliori condizioni di “partenza” ai nuovi nati, l’investimento è infatti pensato per promuovere lo sviluppo ed il sostegno di famiglie e genitori nelle loro competenze, pensando agli effetti positivi nel tempo.
“Con questa delibera prosegue il percorso di grande attenzione verso le famiglie che vede impegnata da sempre la Regione- sottolinea l’assessore al Sociale e alla Sanità Maniela Lanzarin- è assodato che la presenza di diseguaglianze sociali, ed in generale il fatto di non riuscire a ‘prendersi cura’ dei piccoli nei primi 1.000 giorni di vita, produce un danno alla crescita sana e armoniosa dei bambini e delle bambine. Un danno che ricade sul singolo e sul nucleo familiare, innanzitutto, ma che si riflette su tutta la società come ostacolo a un progresso collettivo. È quindi strategico rivolgersi ai nuclei familiari nei primi 1.000 giorni di vita dei bambini affidandosi ad un approccio di rete, multidimensionale e territoriale, coordinato attraverso gli Ambiti territoriali sociali”. L’iniziativa si chiama appunto ‘1.000 giorni di noi’ per sottolineare la rilevanza degli interventi della famiglia nei primi tre anni di vita. “Il prendersi cura del nucleo familiare non è una novità nella nostra Regione, già il Piano regionale della orevenzione prevede specifiche azioni dedicate alle Comunità che promuovono la salute nei primi 1.000 giorni di vita, come presa in carico del bambino e della sua famiglia”. Al fine di raggiungere l’obbiettivo, sono i territori i soggetti a cui questa iniziativa si rivolge. “Gli Ats, a cui tutti i Comuni partecipano, saranno determinanti perché come espressione della realtà territoriale, ognuno presenterà un proprio progetto. Rivolgendosi a coppie, genitori e famiglie, questo dovrà comprendere, oltre ad interventi diretti anche domiciliari, attività di formazione e consulenza. Ci attendiamo, così, un aumento della diffusione di family coatching e l’avvio di servizi specifici dove non sono ancora attivati”, dice Lanzarin. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni.