“Ceccon si allena a Verona, nella mia stessa piscina, che porta il nome del mio allenatore. È vero che io e lui ci siamo frequentati poco, avevamo orari diversi, siamo di generazioni diverse, lui sempre con gli occhi sul telefonino, lo saluti e non ti saluta, poi magari non lo saluti una volta e sei quella che se la tira. Ma il rapporto è sempre stato cordiale. Quello che mi ha dato più fastidio è che dice che apprezza l’atleta ma non la persona; però lui come persona non mi conosce. Secondo me ha capito che fare il provocatore funziona. Infatti attacca un po’ tutti, compreso Sinner…”. Federica Pellegrini, la campionessa veneta di nuoto torna a punzecchiare il collega scledense Thomas Ceccon dalle pagine de Il Corriere della Sera.

Reduce dal successo di Ballando con le Stelle, dove ha dimostrato grinta, carisma e tenacia nonostante le “disavventure” dovute ai numerosi cambi di ballerini, si è concessa in un’intervista, in cui ha raccontato se stessa non solo come sportiva. Ha parlato del suo rapporto tossico con Filippo Magnini, che l’avrebbe tradita almeno due volte, del suo matrimonio, della sua maternità e di quell’essere sottoposta ai giudizi continuamente che metterebbe a dura prova chiunque.

Sul caso-Madonia ha detto che il ballerino siciliano, che le era stato assegnato all’inizio della fortunata trasmissione di Rai Uno che appassiona mezza Italia, avrebbe dovuto mettersi in gara con la sua fidanzata anzichè con lei e non ne ha risparmiate a nessuno. Partendo dai suoi ex, finendo al collega Thomas Ceccon ti cui riportiamo le parole precise che ha dichiarato nell’intervista al Corriere.

Nella lunga intervista al grande giornalista Aldo Cazzullo, ha affrontato anche il tema della bulima: L’adolescenza, il corpo che cambia, io che vivo in costume, sotto gli occhi giudicanti di tutti, l’acne che mi colpisce: tutto andava gestito con la dolcezza di una famiglia attorno. Io invece ero sola. Il mio disagio è sfociato in questo disturbo alimentare. Potevo mangiare tre pacchi di prosciutto e quattro di cracker, o due chili di gelato. Poi vomitavo”.

Si è inoltre definita di destra moderata la più grande nuotatrice italiana, cinque finali olimpiche, che ha raccontato la sua crescita, dall’argento a 16 anni all’oro di Pechino al suo solidarizzare con Giorgia Meloni: “Credo non sia facile gestire quel ruolo da donna; anche io, nel mio piccolo, l’ho provato. Spero che una donna faccia grandi cose per le donne. Ma da questo punto di vista direi che possiamo migliorare ancora molto”.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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