Presentati da Veneto Agricoltura i dati finali dell’ultima vendemmia 2023 nel Veneto, suddivisi per area e tipologia di uva.

La produzione vendemmiale è stata di circa 13,6 milioni di quintali di uva (13.646.900), in calo del -9,3% rispetto alla vendemmia 2022. I problemi fitosanitari, in particolare peronospora, e climatici, con forti eventi grandigeni, hanno ridotto le iniziali stime positive. Ad uscirne penalizzate sono soprattutto le uve a bacca bianca (-10,4%) rispetto alle uve a bacca nera (-4,6%) e le produzioni DOC (-11,8%), mentre hanno registrato lievi aumenti di produzione le uve destinate a IGT (+1,6%) e i vini varietali/generici (+12,2%). Si tratta in gran parte di uve destinate alla produzione di vini DOC (70%), DOCG (10,1%) e IGT (16,3%), a conferma dell’alta specializzazione raggiunta dai produttori veneti.

Di conseguenza, anche la produzione di vino è diminuita rispetto all’anno precedente, scendendo a 10.917.000 milioni di ettolitri (contro i 12.600.000 circa del 2022), con un calo del -13,4%.

La superficie vitata, invece, nel Veneto è rimasta sostanzialmente invariata a 101.176 ettari): la graduatoria delle superfici vitate in base alle varietà di uva vede al primo posto il vitigno Glera (38.117 ettari, +3,8%), seguono Pinot Grigio (15.254 ettari, -4,6%), Garganega (8.600 ha, -2%), Corvina (6.980 ha, invariati), Merlot (5.790 ha, -3,3%), Chardonnay (5.486 ha, invariati) e via via tutti gli altri.

Alessandra Liviero, dirigente Economia e Comunicazione di Veneto Agricoltura porta alla luce i dati definitivi sull’andamento 2022 nei mercati internazionali: “L’anno scorso abbiamo avuto un incremento del valore delle esportazioni del 14% con 2,84 miliardi di euro. Il Veneto è il primo esportatore in Italia, rappresentando il 36% delle esportazioni nazionali complessive. Nei primi 9 mesi del 2023 la Regione ha già esportato per 2,04 miliardi di euro, segnando una contrazione, per la prima volta dopo anni, dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea comunque con il trend nazionale”.

 

Nel terzo trimestre 2023, l’Italia presenta un fatturato di circa 5,65 miliardi di euro, (-1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), un calo limitato dal contestuale incremento dei prezzi medi di vendita, considerando che le variazioni in termini quantitativi è stata anche superiore.

Considerando i principali mercati di destinazione del vino italiano, in valore, nei primi mesi del 2023 le flessioni maggiori si registrano verso gli Stati Uniti (-8,2%), che costituisco il principale mercato di destinazione del vino nazionale con una quota del 23,3% e il Canada, dove le vendite sono diminuite del -17,9%. In crescita, invece, i valori esportati verso la Germania (+4,5%) e il Regno Unito (+3,9%) che rispettivamente detengono una quota del 15,3% e del 10,4% delle esportazioni di vino dall’Italia. Curiosità, tra i principali paesi di destinazione dell’export italiano, il maggiore incremento si registra nelle vendite verso la Francia (+20,3%).

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