In Veneto la spesa sanitaria pro capite ammonta a 847 euro all’anno. Il dato è messo nero su bianco nel bilancio annuale dall’associazione Gimbe che ha monitorato la sanità italiana, per la nostra regione che è superiore rispetto alla media nazionale. Ma questo non cancella le ben note problematiche delle famiglie italiane costrette a fare i conti con un budget sempre meno all’altezza delle necessità: sempre più famiglie infatti rinunciano alle cure e, tra queste, molti sono anziani over 65.
Secondo quanto emerge dal report Gimbe sulla spesa sanitaria privata in Italia, circa il 7% dei cittadini veneti, nell’ultimo anno calcolato, è stato costretto a rinunciare a ricevere servizi sanitari. A tal proposito, ciò che deve preoccupare è che molte delle persone che non riescono a permettersi la sanità, in quanto quella pubblica non è sufficientemente pronta, e quella privata ha un costo inaccessibile, sono anziani: si tratta della fascia di popolazione che più necessita di cure, medicine e analisi di prevenzione, e che è anche quella tuttavia maggiormente colpita dai costi elevati.
Fra le voci di spesa degli italiani in ambito sanitario, una gran parte è impiegata per l’assistenza sanitaria per cure e riabilitazione, o l’acquisto di farmaci. Preoccupante, è però il dato secondo cui esami e terapie inutili, e molto spesso inefficaci, occupino circa il 40% delle spese sanitarie delle famiglie italiane. Ciò è ancora più grave se si guarda ai dati raccolti dall’Osservatorio Sanità Unisalute: questi rilevano che molti over 65 trascurano prevenzione, controlli regolari e buone abitudini, anche a causa dei prezzi troppo alti.
L’aumento dei costi della sanità è, quindi, un problema che, tra le altre cose, colpisce soprattutto la fascia di popolazione che più necessiterebbe dei cure e prevenzione: un corto circuito che colpisce i più fragili.