L’Assessore alla Sanità e Sociale, su delega del Presidente della Regione, e i rappresentanti di 21 organizzazioni sindacali e imprenditoriali, compresi Inail, Inps, Anci Upi, Vigili del Fuoco, Arpav, hanno siglato oggi a Venezia il Nuovo Piano Strategico del Veneto per la Tutela della Salute e la Sicurezza sul Lavoro, approvato dalla Giunta Regionale con DGR 145/2022 e frutto della collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Parti Sociali.

Il Nuovo Piano si pone in continuità col precedente, a suo tempo approvato dalla Giunta Regionale per far fronte all’incremento di infortuni mortali registrato nel primo semestre del 2018. Le azioni contenute nel Piano hanno sicuramente determinato un impatto positivo sull’andamento degli infortuni mortali, tuttavia diverse importanti attività sono rimaste incompiute a causa della pandemia COVID-19.

E’ stato un lavoro lungo, complesso, ma molto approfondito – ha detto l’Assessore – con il pregio della condivisione. Lavorando assieme con gli altri attori del sistema abbiamo realizzato un Piano che considera tutte le sfaccettature del problema. Non un Piano di teorie, ma con molta pratica e un finanziamento cospicuo di 7,5 milioni di euro. Proprio l’esperienza degli ultimi 2 anni, ha reso ancora più evidente quanto la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sia fondamentale per la protezione del singolo e della collettività e per la continuità delle attività economiche e sociali. Con questa consapevolezza, e in totale continuità col Piano precedente, si è ritenuto di rilanciare l’impegno congiunto di Pubblica Amministrazione e Parti Sociali per il rafforzamento delle azioni a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”.

A partire da settembre 2021, è stato riunito il tavolo di confronto con enti pubblici e parti sociali, coordinato dalla Direzione Prevenzione, e il 15 febbraio 2022 la Giunta Regionale ha approvato il Nuovo Piano Strategico 2021-2023.In continuità col Piano precedente, sono state confermate le 8 aree di intervento:

RISORSE CONTROLLI, CONOSCENZA, OMOGENEITA’, FORMAZIONE, SEMPLIFICAZIONE COLLABORAZIONI, COMUNICAZIONE

Per ciascuna area, sono stati definiti gli interventi, distinguendoli in immediati, a medio termine e a lungo termine. Inoltre, sono stati definiti il cronoprogramma degli interventi, il monitoraggio dell’attuazione del Piano e la valutazione degli esiti, affidati al Comitato Regionale di Coordinamento (art. 7 del D.Lgs. 81/2008).

Tra le azioni più significative, si evidenzia lo stanziamento di più di 7,5 milioni di euro, provenienti dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro, per sostenere iniziative di prevenzione di infortuni e malattie professionali.

I dati degli infortuni mortali di questi primi mesi del 2022 sono preoccupanti, soprattutto a livello nazionale.

A livello regionale, in questi primi mesi del 2022 (dato aggiornato al 30 aprile) si sono registrati 12 infortuni mortali nei luoghi di lavoro: i settori più colpiti sono metalmeccanica, edilizia e agricoltura. In particolare, gli infortuni mortali in metalmeccanica dei primi 4 mesi del 2022 sono risultati pari a quelli registrati in tutto il 2020 e superiori a quelli registrati in tutto il 2021, obbligando ad un rinnovo dell’impegno per mettere in atto ogni azioni possibile per contrastare questo grave fenomeno sociale.

Infatti, proprio per indirizzare gli interventi di prevenzione nei settori più critici, sono in fase di progettazione Piani Mirati di Prevenzione proprio dedicati a tali settori. Inoltre, verrà avviata una campagna di comunicazione per rafforzare e diffondere ulteriormente l’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Nel Nuovo Piano Strategico 2021-2023, infine, sono ripresi gli elementi strategici dei principali documenti nazionali e internazionali di riferimento, che sono rappresentati dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, dal Quadro Strategico 2021-2027 dell’Unione Europea in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’ONU.

In questa cornice, con la presentazione del Nuovo Piano Strategico 2021-2023 per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro, che avviene proprio a seguito della “Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro” (28 aprile) e della “Festa dei Lavoratori” (1 maggio), la Regione del Veneto intende confermare il proprio impegno per mantenere la salute e la sicurezza dei Lavoratori tra le priorità della propria azione, nella consapevolezza che solo l’azione coordinata di tutti gli attori può determinare un impatto significativo sulla riduzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali e contribuire a rendere gli ambienti di lavoro più sani e più sicuri per tutti i lavoratori.

Con la Regione, hanno sottoscritto il documento ANCI, ARPAV, INAIL, INL, INPS, UPI, VVF ANCE, APINDUSTRIA, CASARTIGIANI, CGIL, CIA, CISL, CNA, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CONFAPI, CONFARTIGIANATO, ONFCOMMERCIO, CONFCOOPERATIVE, CONFESERCENTI, CONFIMI, CONFINDUSTRIA, CONFPROFESSIONI, LEGACOOP, UIL.

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