Si sono mobilitate tante associazioni locali ma anche singoli cittadini, persino un gruppo di ragazzini. La Giornata ecologica ha consentito di ripulire dai rifiuti abbandonati gli argini dei torrenti, stradine collinari e di campagna, persino un tratto della sp. 46. L’iniziativa, coordinata dall’assessorato all’ambiente in collaborazione con Alto Vicentino Ambiente che ha fornito sacchi e guanti per la raccolta, ha dato i suoi frutti. Dei 130 volontari molti fanno parte di associazioni come Amici podisti, Pescatori Malo, Federcaccia, Enal Caccia e Pro loco di San Tomio, Cacciatori italiani Molina, Federcaccia, Combattenti e reduci, Fanti e Alpini di Malo, Atletica Malo. Ma c’erano anche numerosi ecovolontari che si sono presentati all’appello e hanno contribuito a riempire un camion di sacchi gialli. Le zone battute sono state Vallugana, Sotto il monte, la sp. 46 verso Isola e la provinciale Malo – Molina, i torrenti Livergon e Timonchio, il colle di Santa Libera e il Montecio, Monte Pian.
Tra i rifiuti recuperati da segnalare la presenza di materiale sanitario e amianto lungo gli argini del torrente. La carcassa di un capriolo morto trovato al Montecio, vittima quasi sicuramente di un incidente stradale. Al contrario delle precedenti giornate ecologiche, non sono stati recuperati elettrodomestici e batterie d’auto abbandonati. Il risultato finale è di 650 chilogrammi di materiale abbandonato raccolto dai volontari. L’anno scorso furono 670, recuperati nei medesimi siti ispezionati quest’anno.
“Un risultato importante frutto di una sinergia fra la popolazione – afferma l’assessore Nelvio Piazza. – E segnali positivi arrivano dal fatto che la quantità recuperata è diminuita rispetto al 2023 e che siano spariti gli abbandoni di elettrodomestici e simili. L’amministrazione comunale ringrazia associazioni e singoli cittadini per la determinante partecipazione all’iniziativa. La presenza di bambini e ragazzi è di buon auspicio per la futura cura dell’ambiente”.