“Settant’anni di solidarietà, di servizio al prossimo, di attività pericolosa con l’unico obbiettivo di salvare vite umane. Sono un traguardo che merita rispetto e ammirazione anche per il tributo pagato a caro prezzo come ci ricorderanno sempre gli eroi di Falco caduti 14 anni fa sulle nostre montagne. A nome di tutta la comunità veneta esprimo gli auguri per il prestigioso compleanno che la famiglia del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) si avvia a celebrare”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si felicita con il Cnsas che a dicembre celebrerà i 70 anni di vita. Un anniversario le cui celebrazioni sono avviate in questi giorni con alcuni eventi a Belluno. “Con orgoglio ricordiamo che la montagna veneta è stata una grande protagonista della nascita del Corpo- sottolinea Zaia- delle 26 stazioni sul territorio nazionale che ne hanno segnato la partenza, infatti, ben 11 erano nel Veneto e nove di queste nel Bellunese. È il frutto di quel bagaglio di valori che la solidarietà rappresenta da sempre per noi veneti e per la gente delle vallate alpine. La conferma di una tradizione datata che già nel 1902 aveva visto nascere una stazione di soccorso nell’ancora asburgica Cortina”.

L’attività di questi 70 anni ci ricorda che la montagna non va presa sotto gamba mai. Che va affrontata con il senso di responsabilità e le attrezzature opportune affinché non mettiamo a rischio la vita nostra e quella di chi si impegna con coraggio nel soccorso al prossimo”. Ad ogni modo, conclude Zaia, “sia il rocciatore provetto sia il semplice escursionista sanno che volontari e professionisti esperti vegliano sulla sua passione per la montagna.

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