“Si continua a morire sul lavoro in Veneto. Le vittime sono 64. Ma rimane una delle regioni più sicure in cui lavorare perché, sebbene sia entrata in zona gialla, l’incidenza di mortalità continua a essere tra le più basse d’Italia. Al terzo posto per l’esattezza dopo le più virtuose Toscana e Marche”. È il commento di Mauro Rossato Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, davanti ai più recenti dati ed elaborazioni realizzati dal proprio team di esperti per narrare la fenomenologia degli infortuni sul lavoro in Veneto.
IL RISCHIO DI MORTE IN VENETO A FINE OTTOBRE 2024
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
E la zona gialla, in cui è entrato il Veneto nel mese di ottobre, è quella che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro inferiore alla media nazionale, ma non tanto virtuose come quelle inserite in zona bianca in cui il Veneto è rimasto per i primi 9 mesi del 2024.
Tant’è che a fine ottobre 2024 il rischio di infortunio mortale in Veneto è pari a 21,1 morti per milione di occupati, contro un indice medio nazionale pari a 27,9.
Per quanto riguarda le incidenze in regione, si scopre che le Province si colorano, per buona parte, di giallo e arancione, tranne Padova (16), Vicenza (15,3) e Rovigo (10,4) che si trovano in zona bianca. La maglia nera spetta, invece, a Venezia in zona arancione con un’incidenza di 29,3. Seguita in zona gialla da Verona (25,3), Treviso (22,4) e Belluno (22,3).
INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) A FINE OTTOBRE 2024
Sono 64 i decessi rilevati nei primi dieci mesi del 2024 (contro gli 81 del 2023). Sono 47 le vittime che hanno perso la vita in occasione di lavoro e 17 in itinere.
A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime sono Verona e Venezia (con 15 decessi). Seguita da: Padova (13), Treviso (12), Vicenza (6) e Belluno (2) e Rovigo (1). Le vittime in occasione di lavoro sono: Verona e Venezia (11), Treviso (9), Padova (7), Vicenza (6), Belluno (2) e Rovigo (1). Delle 47 vittime registrate in occasione di lavoro ben 12 sono straniere, ossia circa 1 su 4. Sono 6 le donne che hanno perso la vita sul lavoro in Veneto: 4 in occasione di lavoro e 2 in itinere.
ALLA FINE DI OTTOBRE SI EVIDENZIA ANCORA UN LIEVE DECREMENTO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI
Alla fine di ottobre 2024 le denunce di infortunio totali sono diminuite dello 0,3% rispetto alla fine di ottobre del 2023: erano 58.656 e ora sono 58.490. A fine ottobre 2024, in Italia le denunce di infortunio sono 491.439.
L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA COME SEMPRE È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN VENETO
Le Attività Manifatturiere, alla fine di ottobre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (10.915). Sono seguite da: Costruzioni (3.727), Commercio (3.261), Trasporti e Magazzinaggio (3.044) e Sanità (2.611).
A VERONA, VICENZA E PADOVA VIENE RILEVATO IL MAGGIOR NUMERO DI DENUNCE TOTALI
È la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (11.482), seguita da: Vicenza (10.937), Padova (10.914), Treviso (10.779), Venezia (10.113), Belluno (2.458) e Rovigo (1.807).
INFORTUNI PER GENERE E NAZIONALITÀ: ECCO LE STATISTICHE
Sono 19.382 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici e 39.108 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono 14.931, mentre quelle dei lavoratori 33.916.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 15.491 (12.825 in occasione di lavoro).
COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI?
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.