E se tra i tanti primati che il Veneto rivendica ci fosse anche quello della zucca intagliata di Halloween? “È americana o veneta? La domanda può sembrare balzana, ma ha un fondamento talmente preciso e storico da risultare appropriata. Gli americani, onore alla loro fantasia, sono maestri nel creare grandi eventi che diventano fenomeni globali. Tuttavia, Halloween affonda le radici, a ben cercare, nei secoli di storia del Veneto. Quelle zucche, praticamente identiche a quelle americane più famose, da noi si chiamavano Lumère o Suche Baruche“. È, manco a dirlo, il presidente del Veneto, Luca Zaia, a ‘rivendicare’ alla storia del Veneto la fiammella che, nelle zucche intagliate, è divenuta il simbolo della festa americana oggi diffusa in buona parte del mondo. “Domani i veneti festeggino pure in allegria e spensieratezza la ricorrenza americana, ma li invito anche, con qualche clic su internet, a scoprire una meravigliosa storia veneta dei secoli passati. Esagerato battezzare Halloween come ‘veneto’, ma di certo il Veneto, i veneti e la loro storia hanno messo lo zampino anche in questa divertente americanata”, afferma Zaia.
C’è dunque una “storia recente, ma la nostra si perde nella notte dei tempi e, se mi è permesso, è più affascinante. Per chi non ci credesse- continua Zaia- in Veneto già nei secoli scorsi si usava intagliare le zucche per inserirvi delle candele. Quando d’autunno le giornate si accorciavano, le zucche venivano esposte sui davanzali o lungo i fossi” con il nome di Suche Baruche o Lumère: “Servivano a illuminare la strada alle anime dei cari defunti, ma anche a spaesare quelle dei morti più dispettosi. Di sera, i ragazzi si divertivano a girare con queste zucche per spaventare i passanti, soprattutto nei pressi dei cimiteri; poi andavano di casa in casa a chiedere frutta secca, nocciole e castagne. Praticamente l’attuale ‘dolcetto o scherzetto’”.