Costituzione di parte civile da parte della Regione Veneto nei casi di aggressioni fisiche registrati a livello regionale. E’ il meccanismo previsto da una proposta di legge di Fdi: “A seguito delle sempre più frequenti aggressioni, vuole essere un’ulteriore deterrente verso i malintenzionati”, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Ferro Fini Lucas Pavanetto. “Le aggressioni ai danni degli operatori sociosanitari, del personale del comparto del Servizio sanitario, del Soccorso sanitario, del trasporto pubblico locale, del personale della scuola, delle Forze di Polizia, delle Forze Armate, dei Vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile nello svolgimento delle loro mansioni sono ingiustificabili- mette in chiaro- abbiamo l’obbligo morale e soprattutto il dovere nei confronti dei cittadini di tornare a ristabilire un ordine. Il rispetto della divisa e di chi nell’ambito pubblico con il proprio lavoro svolge un servizio alla comunità va difeso in tutti i modi”. La proposta, fa sapere Pavanetto, è stata accolta con favore anche dal senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fdi: ha espresso il suo appoggio dicendo che l’iniziativa legislativa rappresenta un messaggio importante di vicinanza a tutti i lavoratori dei settori pubblici e un monito a chi pensa di far valere i propri diritti con la violenza.

“Con questo progetto di legge, vogliamo andare incontro alle esigenze di chi è in prima linea e spesso paga le conseguenze di un malcostume che in questi ultimi anni ha visto una degenerazione verso chi svolge determinati ruoli, dall’infermiere al poliziotto, dal vigile del fuoco all’insegnante. Stiamo assistendo a un continuo aumento di casi di violenza verso gli operatori del settore pubblico, dalla sanità alle Forze dell’ordine, senza dimenticare la scuola e le strutture di volontariato: a loro va sempre tutta la nostra solidarietà, ma è chiaro che non basta”, afferma Pavanetto. “Le Istituzioni devono essere al loro fianco e lanciare un messaggio chiaro, tanto alle vittime quanto agli aggressori – conclude il capogruppo Fdi- chi lavora per il bene pubblico non sarà mai lasciato solo. Se vogliamo ricucire le ferite che si sono aperte nel contratto sociale, in particolar modo negli ultimi anni, questa proposta normativa credo non possa e non debba trovare divisioni politiche”.

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