“Il granchio blu ha causato sino ad oggi danni per 100 milioni di euro ai pescatori italiani, devastando gli allevamenti di vongole e cozze ma facendo piazza pulita anche di ostriche, telline, altri crostacei e pesci come sogliole e cefali, per un conto che rischia di raddoppiare se non verranno presi provvedimenti per fermare l’invasione del ‘killer dei mari’”.
E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti Pesca al Villaggio di Venezia, con il Veneto che è la regione più colpita dall’emergenza. Per l’occasione è stata allestita un’esposizione delle specie più a rischio a causa dell’invasione della specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America, mentre i cuochi pescatori e contadini di Campagna Amica hanno preparato una serie di ricette per valorizzare in cucina il temibile predatore, con la cattura per il consumo che è oggi la soluzione più valida per affrontare il problema. “Il Delta del Po è la zona dove la presenza del granchio blu sta causando i danni più ingenti. A partire dalla primavera 2023 ed a tutt’oggi, sia nel versante veneto che in quello emiliano la produzione di vongole è stata praticamente azzerata, con il predatore in grado di frantumare letteralmente i gusci dopo averli tirati fuori dalla sabbia dei fondali.
Devastati anche gli allevamenti di cozze, a partire dalla pregiata Scardovari Dop. Una situazione che minaccia la sopravvivenza nella zona di oltre 2.000 famiglie, con una gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi che si trovano in cassa integrazione e con una difficoltà per gli addetti delle ditte individuali che non possono beneficiarne.
Una minaccia mortale per un settore, quello dell’acquacoltura, che è uno dei fiori all’occhiello della pesca Made in Italy con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro, dove la voce più pesante è rappresentata proprio dalle cozze, con le vongole al terzo. Ma cresce anche la produzione di ostriche che sta diventando un’eccellenza Made in Italy”.
“I dati di Coldiretti non lasciano dubbi: il granchio blu sta creando danni ingenti alla pesca, 100 milioni di euro che potrebbero raddoppiare se non si interviene massicciamente. Eppure, alla mia interrogazione parlamentare presentata quasi un anno fa, il ministro Lollobrigida non ha ancora risposto. Cosa aspetta il governo?”. Lo afferma in una nota la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, vice presidente della commissione affari sociali e salute del Senato. “Tre mesi fa, poi, ho fatto visita a pescatori e ristoratori del Polesine- ricorda Sbrollini- e ho potuto verificare di persona la situazione disastrosa che il granchio blu sta provocando: i molluschi, cozze e vongole, stanno scomparendo. Proprio il rodigino, come conferma lo studio di Coldiretti, è una delle aree più colpite, lì ci sono territori e famiglie in grande sofferenza. Ma ormai questo aggressivo animale sta diventando una minaccia per tutti i nostri mari, dal Veneto alla Puglia, fino alla Sicilia. Dalle autorità ci aspettiamo finanziamenti superiori a quelli già stanziati e interventi più tempestivi. Anche il previsto commissario al granchio blu tarda ad arrivare. Non c’è più tempo da perdere”