Boom di arrivi in Veneto nei primi 10 mesi del 2023: oltre 19 mila, contro i 16 mila del 2022 e i 18 mila del 2019. Sono i dati condivisi dal Sistema statistico regionale ed elaborati dall’ufficio Statistica della Regione Veneto sui dati provvisori Istat relativi al settore del turismo. Nel dettaglio, nei dieci mesi del 2023, gli arrivi sono stati 19.038, contro i 16.504 del 2022 e i 18.429 del 2019. Il dato quindi è rispettivamente migliorato del +15,4 per cento rispetto al 2022 e del +3,3 per cento rispetto al 2019. Per quanto riguarda invece le presenze, ovvero il numero di pernottamenti effettuati in Regione, nel 2023 sono stati 67.150 (+8,3 per cento rispetto al 2022, +0,4 per cento rispetto al 2019), nel 2022 invece 62.020 mentre nel 2019 le presenze sono state 66.894. Per quanto riguarda gli arrivi, rispetto al 2019, quest’anno è aumentato il numero degli italiani che hanno scelto il Veneto (6.344, +1,9 per cento rispetto al 2022, +4,4 per cento rispetto al 2019). Il dato però non è stato confermato dai pernottamenti effettuati in Regione dove, da gennaio a ottobre 2023, sono state 19.721 le presenze degli italiani, -0,5 per cento rispetto al 2022 e -5,2 per cento rispetto al 2019.
A ottobre 2023 gli arrivi (12.695, +23,5 per cento rispetto al 2022 e +2,8 per cento rispetto al 2019) e le presenze sono aumentate (47.429 +12,4 per cento rispetto al 2022 e +2,9 per cento rispetto al 2019). Nel dettaglio, rispetto al 2019, i dieci mesi del 2023 segnalano una forte crescita nelle presenze di cittadini tedeschi (+10,9 per cento rispetto al 2019 e +2,3 per cento rispetto al 2022), austriaci (+7,4 per cento rispetto al 2019 e +0,4 per cento rispetto al 2022) e turisti americani (+14,9 per cento rispetto al 2019, +31,9 per cento rispetto al 2022). Rispetto al 2019, mancano ancora turisti inglesi (-16,5 per cento), russi (-77 per cento), cinesi (-68,3 per cento), cittadini della Corea del Sud (-23 per cento), e del Giappone (-57,4 per cento), indiani (-27,8 per cento). Per quanto concerne le località scelte dai turisti in Veneto, rispetto ai dati registrati nel 2019, l’unico numero ancora in negativo è quello relativo alle città d’arte che ha registrato il -0,7 per cento. Rispetto invece allo stesso periodo dello scorso anno, tutti i dati sono in miglioramento: le località balneari nel 2022 hanno registrato il +6,3 per cento, le città d’arte il +23 per cento, i laghi il +7,6 per cento, le montagne il +15,4 per cento e le terme il +10,9 per cento.
Fonte Agenzia Nova