I Carabinieri della compagnia di Thiene invitano i cittadini a stare attenti ai furti ‘con destrezza’ messi a segno con la ‘tecnica dell’abbraccio’.
Uno stratagemma sempre più diffuso nell’hinterland dell’Alto Vicentino, che ha fatto un’altra vittima a Monticello Conte Otto. Solo l’ultima, perché il sospetto è che in molti non denuncino questi episodi, che oltre a provocare danni economici, lasciano una sorta di umiliazione al malcapitato, che poi fatica a raccontare.
Quanto accaduto alla vittima dell’ennesimo raggiro sembra ben studiato dalla donna di origini sinti, che nei giorni scorsi lo ha adescato mentre si trovava nel giardino di casa propria. Secondo quanto denunciato ai Carabinieri, il pensionato si è sentito chiamare mentre era nel suo giardino: “Vieni che parliamo un po’, è da tanto che non ci vediamo per colpa di questo Covid. Vieni in macchina con me, ma non dire nulla a tua moglie”.
Ammaliato come Ulisse, dal canto della sirena, l’uomo non si è tirato indietro, intrattenendosi sul sedile passeggero anche mentre la donna spostava l’auto in una zona più tranquilla. Questione di pochi minuti e dopo quello che sembrava un tenero abbraccio, l’anziano si è ritrovato spogliato di bracciale e collana. Il tutto del valore di circa tremila euro.
Tornato a casa ha dovuto raccontare tutto alla moglie e poco dopo ai Carabinieri, che hanno avviato subito le indagini, rintracciando M.R., una 38enne sinti senza fissa dimora, già nota alle forze dell’ordine e residente nel padovano.
Con un comunicato stampa, i Carabinieri della compagnia di Thiene, hanno spiegato che non è il primo episodio che si verifica nell’Alto Vicentino, un altro caso si era verificato nei mesi scorsi, sempre a Monticello Conte Otto.
La tecnica è sempre la stessa, quella dell’abbraccio, con cui queste abili ‘signore’ ti portano via collane d’oro, bracciali, orologi e tutto quello che di prezioso si può avere addosso. Lo fanno con abilità da professioniste, come se avessero frequentato dei corsi per specializzarsi in questo genere di reati.