Negli ultimi cinque anni, il numero delle piccole imprese artigiane in Veneto è diminuito di circa 5.000 unità. Un calo significativo che riflette le sfide strutturali che queste aziende devono affrontare in un contesto economico in continua evoluzione. Tra i settori più colpiti c’è la manifattura, storicamente il cuore pulsante del tessuto produttivo veneto, che sta registrando un calo preoccupante. Al contrario, cresce il numero delle imprese di servizi, con un focus particolare sul turismo.
Il quadro è emerso n un luogo simbolico come il capannone del petrolchimico di Porto Marghera, storicamente associato alle lotte operaie, si è tenuto un incontro di presentazione della prossima assemblea regionale della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa). In questa cornice significativa, rappresentanti e imprenditori artigiani si sono riuniti per fare il punto sulla situazione delle piccole imprese artigiane in Veneto, un settore che, nonostante le difficoltà, continua a giocare un ruolo centrale nell’economia regionale.
Tuttavia, sebbene il turismo rappresenti una delle poche aree in espansione, gli esperti mettono in guardia: basare la crescita economica esclusivamente su questo settore può risultare rischioso. La mancanza di diversificazione economica, infatti, espone la regione a potenziali crisi, specialmente in un momento di incertezza globale.
A complicare ulteriormente la situazione della manifattura veneta è il rallentamento dell’economia tedesca, tradizionale partner commerciale e motore dell’industria europea. Il calo degli ordinativi dalla Germania si somma a problemi già esistenti come la burocrazia soffocante, l’elevata pressione fiscale e, più recentemente, l’aumento dell’Irap regionale. Sebbene l’incremento dell’Irap sia di piccola entità, gli artigiani sottolineano che il messaggio inviato alle imprese è sbagliato, in un momento in cui sarebbe necessario alleggerire il carico fiscale per favorire la ripresa economica.
L’accesso al credito
L’accesso al credito rimane un altro nodo cruciale per i piccoli imprenditori. Nonostante le difficoltà, dal sistema bancario iniziano ad arrivare timidi segnali di apertura, una speranza per molti artigiani che lottano quotidianamente per mantenere in piedi le loro attività.
L’incontro di Marghera ha messo in evidenza non solo le sfide, ma anche la resilienza delle imprese artigiane venete. Nonostante la riduzione numerica e le difficoltà incontrate, queste realtà continuano a rappresentare un pilastro fondamentale del sistema produttivo regionale. La loro capacità di adattamento e innovazione sarà determinante per affrontare le sfide future e garantire un futuro sostenibile per l’economia veneta.
In vista dell’assemblea regionale della Cna, le aspettative degli artigiani sono chiare: servono politiche che sostengano concretamente le piccole imprese, semplificando la burocrazia, riducendo la pressione fiscale e facilitando l’accesso al credito. Solo così sarà possibile preservare e far crescere un settore che, nonostante tutto, continua a essere il cuore pulsante dell’economia del Veneto.