“La crisi di Governo in un momento così delicato e difficile del Paese è una scelta scriteriata voluta dal Movimento 5 Stelle e che pagheremo tutti a carissimo prezzo. I grillini dimostrano ancora una volta tutta la loro inesperienza e incapacità politica. Il Presidente Draghi era invece un baluardo di garanzia istituzionale e serietà internazionale. Se l’Italia resterà in questo limbo di incertezza, sarà un autunno di tempesta per la nostra nazione. E purtroppo, ancora una volta, a farne le spese sarà il popolo veneto: si rischia infatti di bloccare il processo di riforma dell’Autonomia del Veneto. Tutto questo è inaccettabile”. Il Presidente dell’intergruppo Lega-LV Alberto Villanova commenta con queste parole la crisi di Governo scoppiata ieri e aggiunge: “Il Paese tuttora attraversa un momento complesso, e in autunno sarebbero arrivate settimane di grande caos tra rialzi impressionanti dei costi dell’energia, inflazione e ancora manovra di bilancio. In questo quadro poco edificante si va a sommare l’incapacità politica del Movimento 5 Stelle. Un movimento ormai asfittico e sul quale non nutrivo ormai alcuna speranza. Ma credevamo che in un mare già in tempesta, ci fosse almeno il buonsenso di lavorare per tenere la barca dritta. Ma Giuseppe Conte si è messo a tirare la corda in cambio di mancette di basso cabotaggio: il Paese, ahimè, si troverà in autunno, ribadisco, in grandissima emergenza. Chi andrà a contrattare le forniture di gas? Chi andrà a parlare alle aziende e alle famiglie che attendono con ansia il DL aiuti? Chi si confronterà con i Sindaci che seguono con apprensione le strade delle risorse del PNRR? Per non parlare dell’Autonomia del Veneto, un tema molto caro a noi veneti. Il rischio, drammatico, è che ancora una volta, ci si ritrovi con l’ennesimo rinvio”.

“I Veneti – conclude Villanova – sono stanchi delle pagliacciate romane: il nostro imperativo è quello di lavorare, produrre, esportare e tenerci in casa, in regione, ciò che ci spetta. In politica non si deve parlare solo di numeri bensì anche di qualità. Ed è drammatico constatare che quel che resta nei 5 Stelle è ormai pari a zero. Governare in sintonia e sinergia con questi rappresentanti è ormai impossibile”.

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