Inizio della stagione estiva positivo, almeno, sul fronte dei carburanti: i prezzi alla pompa, sia del servito sia del self, stanno diminuendo. Secondo i dati elaborati dalla Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) – Confcommercio, dal 23 aprile al 9 giugno il prezzo medio nazionale calcolato sulla base del file MIMIT dei prezzi giornalieri praticati è sceso tra 6,4 e 6,9 cent/litro per la benzina e tra 10,0 e 10,2 per il gasolio, a seconda della modalità di rifornimento (self o servito).
Per la benzina, il prezzo è inferiore di 0,7-1,1 cent/litro rispetto alla media 2024 che è di 1,999 euro/litro per il servito e di 1,861 per il self, per il gasolio, invece, il prezzo è sotto di circa 7,7-8,0 cent/litro ai livelli della media 2024, pari a 1,919 per il servito e 1,779 per il self.
Si calcola che il risparmio sul pieno di benzina per un’automobile di media cilindrata sia di circa 3 euro, qualche euro in più se l’auto è diesel. Ma se il calo di spesa può apparire non ancora così incisivo, di fatto, si tratta comunque di una positiva inversione di tendenza.
Lo conferma Eugenio Volpato, presidente dei gestori di impianti di carburanti Figisc-Confcommercio della provincia di Vicenza: “La diminuzione dei prezzi è in atto ed è dovuta sostanzialmente alle dinamiche di mercato – spiega -. Il costo del carburante alla pompa riflette con elevata correlazione diretta l’andamento delle quotazioni dei prodotti finiti, Platt’s CIF Mediterraneo, cioè della “borsa carburanti”. Oltre a un’offerta di prodotto che può essere stata superiore alla domanda, negli ultimi mesi le statistiche dimostrano che è intervenuta anche una diversa modulazione del margine industriale lordo. In queste dinamiche – continua – noi gestori di impianti di carburanti, come dire l’ultimo anello della catena, applichiamo alla pompa il prezzo che ci viene indicato dalle compagnie petrolifere, e che fortunatamente per i consumatori finali, in questo periodo, è più contenuto rispetto al passato. Confidiamo resti così a lungo”.
Il presidente Volpato poi precisa: “Il prezzo della benzina è composto per il 57,41% da imposte e per il gasolio la percentuale è del 54,33. Per una diminuzione di prezzi alla pompa più incisiva e duratura, basterebbe ridurre questa percentuale, cosa che finora nessun Governo ha mai pensato di fare in modo stabile”.