E’ veneto il primo morto italiano per corona virus ed è il secondo caso di contagio in Veneto. Si chiama Adriano Trevisan, ha 78anni e abita a Vo’ Euganeo in provincia di Padova, dove subito è stata attivata una task per affrontare l’emergenza da contagio, che prevede l’isolamento del Comune e dell’ospedale di Schiavonia, la chiusura di scuole, edifici pubblici, negozi e qualsiasi struttura che non sia di pubblica utilità.

Tutti i 3.300 cittadini saranno sottoposti a tampone, insieme ai sanitari dell’ospedale dove l’anziano era ricoverato. Un ‘campo base’ allestito fuori dalla sede della Ulss, dove 4.200 persone finiranno sotto screening nel piccolo comune del padovano, con il numero è destinato ad allargarsi.

Come spiega Il Corriere del Veneto, ’uomo andava a giocare a carte in due bar, che ora sono stati chiusi con un’ordinanza del sindaco. Il pensionato sarebbe dovuto essere trasferito insieme all’amico nel centro di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera di Padova, riferimento regionale per l’emergenza, ma è deceduto prima. Nessuno dei due era mai stato in Cina, esattamente come i degenti affetti da corona virus in Lombardia e ora le autorità stanno cercando di capire come sia potuto avvenire il contagio dei due anziani in provincia di Padova.

Vo’ Euganeo sarà isolato, con scuole, edifici pubblici e negozi chiusi, tranne gli esercizi di pubblica utilità. Interdetti i mezzi pubblici, le attività ludiche e sportive e tutte le feste di Carnevale. A casa i lavoratori che non operano nei servizi essenziali, che potranno muoversi solo dopo aver effettuato il tampone. L’ospedale di Schiavonia, dove è deceduto l’uomo, ricoverato con il compagno di carte, verrà svuotato e chiuso nel giro di pochissimi giorni e i degenti, prima di essere spostati, saranno sottoposti ad analisi.

di Redazione Altovicentinonline

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