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Consumo di vino, non sono i veneti i primi in classifica

Diversi fattori influenzano il consumo di vino in Italia, tra cui l’instabilità economica, i cambiamenti culturali, la concorrenza da parte di altre bevande e l’impatto del marketing. Nonostante queste variabili, sempre secondo dati Istat, nel 2023 il numero di consumatori di vino in Italia è rimasto stabile a 29,4 milioni, pari al 55% della popolazione. Il totale del vino consumato in Italia nel 2023 è stimato in 23 milioni di ettolitri.
In Italia, il consumo di bevande alcoliche in generale è diventato più diffuso ma meno frequente, con solo il 29% degli italiani che beve ogni giorno, mentre il restante 71% lo fa sporadicamente. In particolare, il 55,1% della popolazione sopra gli 11 anni consuma vino, un leggero aumento rispetto al 54,9% dell’anno precedente, con una penetrazione del 45% tra le donne e del 65% tra gli uomini.
A livello regionale, l’Emilia-Romagna registra la più alta quota di consumatori (61,3%), seguita da Valle d’Aosta (60,5%), Toscana (60,4%) e Veneto (59,8%). È la provincia di Trento l’area che registra la maggior crescita di consumatori (+11%) e la Basilicata la maggior contrazione (-9%).
Per quanto riguarda le fasce d’età, nel 2023 la maggiore penetrazione del consumo di vino si è registrata tra i 35 e i 44 anni, un cambiamento rispetto agli anni precedenti quando il picco si trovava intorno ai 60 anni. Tuttavia, in questa fascia d’età, il consumo abituale è inferiore rispetto ai sessantenni. In più, il consumo tra i giovani è in crescita: il 50% dei 20-24enni beve vino nel 2023, rispetto al 42% di dieci anni prima. Il consumo tra i 25-34enni è passato dal 55,5% nel 2007 al 62,2% nel 2023, con un aumento del 7% in 15 anni.
Il settore vinicolo italiano nel 2024 si trova in una fase di transizione, caratterizzata da sfide economiche e ambientali, ma anche da opportunità per coloro che sapranno innovare e adattarsi alle nuove tendenze. L’adozione di pratiche sostenibili, l’innovazione tecnologica e l’attenzione alle esigenze dei consumatori saranno determinanti per il successo futuro delle aziende vinicole italiane in un mercato globale sempre più competitivo