Torna sul tavolo del ministro degli Interni la richiesta di un commissariato di Polizia di Stato con sede a Schio, fatta da 36 sindaci dell’Alto Vicentino nell’ottobre del 2018. Ci torna grazie a Silvia Covolo, deputato leghista, che ha voluto dare seguito alle parole del comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini e alle ripetute richieste dei primi cittadini, con Giovanni Casarotto di Thiene in testa al gruppo, che da due anni affrontano sempre maggiori problematiche di microcriminalità e non smettono di chiedere aiuto a chi può fare qualcosa.
E’ solo di due giorni fa la notizia di un’ordinanza urgente emanata a Thiene per contrastare i sempre più numerosi episodi di cronaca nera, che hanno per protagonisti ragazzi molto giovani e spesso immigrati di seconda generazione: baby gang, risse, furti, scippi ad anziani, atti di violenza, intimidazioni, consumo di droga e alcol in centro.
Il sindaco Casarotto, che l’anno scorso si era rivolto anche al deputato maranese Erik Pretto, solo 125 giorni fa aveva incontrato il sottosegretario all’Interno Achille Variati, che alla domanda diretta sulla possibile apertura del commissariato di Polizia di Stato a Schio aveva risposto: “Sul commissariato di Polizia di Stato a Schio c’è ampio margine di lavoro”. Non una vera e propria promessa, ma la presa di coscienza che la richiesta arriva direttamente dal territorio, sottoscritta da sindaci di diverso orientamento politico, che per la sicurezza dei loro cittadini hanno abbassato le bandiere di partito e le ideologie e hanno fatto davvero squadra.
Dopo Maria Cristina Caretta, che nel marzo del 2019 aveva tentato di ‘spingere’ la richiesta a Matteo Salvini, allora ministro degli Interni, che però pur sbandierando interesse per la Sicurezza non ha mai dato seguito alla questione, ora è Silvia Covolo a prendere in mano l’argomento per portare avanti la ‘battaglia’.
“Ho presentato un’interrogazione al ministro Luciana Lamorgese affinché intervenga tempestivamente per istituire un apposito Commissariato della Polizia a Schio per il territorio dell’Alto Vicentino o, in alternativa, affinché il ministro relazioni le amministrazioni locali su come intende garantire livelli
adeguati di sicurezza nei territori di Schio e Thiene soprattutto con riguardo alla necessità di interrompere la guerra tra bande rivali di etnia diversa, di origine slava e africana, protagonisti di continui episodi di microcriminalità ai danni di esercenti e cittadini – ha sottolineato Silvia Covolo, che nell’interrogazione ha evidenziato – Richiesta espressa più volte dai Sindaci dell’Alto Vicentino, e in particolare dal Sindaco di Thiene, che a giugno scorso hanno avanzato la richiesta al Ministero dell’istituzione. Richiesta rimasta ancora senza una risposta. Gli stessi sono stati ricevuti dal Prefetto di Vicenza per rappresentare le priorità dei loro territori, in particolar modo l’esigenza che la denuncia per reati gravi di cittadini non residenti nel territorio cittadino sia accompagnata anche da un foglio di via, che la denuncia per fatti gravi riguardanti stranieri minorenni sia comunicata al Comune di residenza al fine di avere elementi sufficienti a non concedere la cittadinanza italiana automatica al compimento della maggiore età e, infine, per avere un maggior presidio del territorio di Thiene, anche interforze, almeno nei punti da considerarsi sensibili”.
Silvia Covolo ha spiegato il perché della sua intenzione di intervenire e far avere finalmente risposta al suo territorio: “I continui e ripetuti episodi di microcriminalità ai danni di esercenti e le vere e proprie ‘rese dei conti’ di rara violenza tra gruppi di etnia diversa, di origine slava e africana, da cui sono vessati i cittadini di Thiene e di Schio, nell’Alto Vicentino, hanno fatto tornare di grande attualità l’esigenza di istituire un apposito Commissariato di Polizia di Stato con sede a Schio, competente proprio per il territorio dell’Alto Vicentino. Nei giorni scorsi, infatti, il Sindaco di Thiene ha dovuto emettere un’ordinanza, che si aggiunge ad una serie di altre misure adottate negli ultimi anni al fine di dare attuazione ad un piano di sicurezza pubblica in mancanza di un’adeguata presenza sul territorio di Forze dell’Ordine e che consistono in un servizio di pattugliamento notturno della Polizia Locale, fino a mezzanotte durante la settimana e fino alle 3 del mattino il venerdì e il sabato, la collaborazione con volontari e con l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’utilizzo di una rete innovativa di sorveglianza e di varchi elettronici. La presenza del presidio della Polizia di Stato sarebbe fondamentale perchè il Commissariato ha competenze esclusive nei controlli dei Permessi di Soggiorno e sull’applicazione delle Misure di Prevenzione come l’emanazione di provvedimenti di allontanamento dal territorio fino alla durata di tre anni. Se possa chiarire quali siano gli intendimenti con riguardo alla richiesta avanzata dai Sindaci dell’Alto Vicentino, e in particolare dal Sindaco di Thiene, di istituire un apposito Commissariato della Polizia di Stato a Schio o, in alternativa, come intenda garantire livelli adeguati di sicurezza nei territori di Schio e Thiene soprattutto con riguardo alla necessità di interrompere la guerra tra bande rivali di etnia diversa”.
A.B.