Missionland in missione in provincia di Torino per aiutare durante l’emergenza sanitaria covid e i profughi respinti alla frontiera francese. “Nell’Alto Vicentino, sede della onlus, i sindaci hanno declinato la nostra proposta di aiuto, ma in altre realtà forniamo supporto a medici e ospedali e siamo sempre in prima linea”.
E’ lo stesso presidente Roberto Maculan ad essere andato con camion e materiale a consegnare i due moduli abitativi, installati inuna delle unità territoriali del Gruppo Abele, fondato da Don Ciotti.
I moduli serviranno uno come ambulatorio ostetrico e l’altro per fare tamponi per l’emergenza sanitaria.
Come aveva annunciato anni fa, con le prime missioni in Africa della onlus che ha sede a Carrè, Maculan spiega ancora una volta che “Missionland va dove c’è bisogno di aiuto”.
Sono proprio i suoi ospedali ‘Lego’, le strutture sanitarie realizzate per essere trasportate tra le sconquassate strade e i deserti africani, che questa volta sono utili in Italia, dove a causa del covi e della pandemia che avanza sempre di più, servono stanze, posti letto, mani esperte e volontari per dare supporto alle strutture regionali e governative e a tutto il personale medico e sanitario, che è allo stremo delle forze.
“Oggi siamo arrivati a Oulx, in provincia di Torino – ha spiegato Maculan – La situazione è davvero pesante e c’è un gran bisogno di aiuto. La cosa che mi spiace più di tutto è che abbiamo offerto il nostro aiuto anche ad alcuni rappresentanti del territorio, ma non hanno voluto, non so perché. Questo mi ferisce, ma sono altrettanto soddisfatto perché mi rendo conto che ci sono realtà che riconoscono i nostri sforzi, il nostro impegno e apprezzano la nostra serietà nel prestare aiuto”.
A.B.