“Il caso della Svt di Vicenza rappresenta l’ennesimo esempio della miopia della destra in tema di mobilità. Un fronte di governo che continua imperterrito a non fare le uniche due cose che potrebbero invertire una tendenza segnata da carenze del personale e servizi sempre meno efficienti. Ovvero investire risorse pagando adeguatamente i lavoratori persone, valorizzare il loro ruolo rendendolo appetibile e tutelare la loro sicurezza contro le sempre più frequenti aggressioni”.
La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Pd, Jonatan Montanariello (vicepresidente della commissione Trasporti) e Chiara Luisetto. Al centro, le difficoltà della Società Vicentina Trasporti legate alla carenza di autisti e nel garantire le corse.
“Le responsabilità stanno in capo al governo, che ha messo una manciata di spiccioli sul Fondo nazionale trasporti. Ma in questo scenario pesano in modo determinante le scelte fatte dal governo Veneto, che in questi 15 anni non ha investito direttamente per il settore. Con la conseguenza che, in vista della ripartizione del Fondo, basata sulla spesa storica, la nostra regione è destinata a perdere ben 20 milioni di euro di finanziamenti”.
Secondo Montanariello e Luisetto “se l’emergenza è generale, è altrettanto dimostrato che soffrono soprattutto i territori dove non si è investito in maniera adeguata. Un’inversione di tendenza è indispensabile e permetterebbe un maggiore margine d’azione, a partire dalla possibilità di poter costruire una contrattazione di secondo livello che consenta un miglioramento salariale e delle condizioni di lavoro. Altrimenti proseguirà una tendenza, come si sta verificando a Venezia, fatta di riduzione di diritti e tutele e di un’impennata delle dimissioni in direzione del privato. Con buona pace dell’efficienza del trasporto pubblico”.
Comunicato Stampa
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