L’ufficialità avverrà il 21 giugno ma sono già definite le nomine del nuovo presidente e del Cda di ViAqua, la partecipata che gestisce l’acqua a Vicenza e provincia.
Un cambio di rotta, con il leghista Giuseppe Castaman, di Zermeghedo, che prende il timone da Angelo Guzzo, esponente del Pd.
Nel Cda Marcello Vezzaro (Caldogno), Elena Brona (Schio), Simonetta Formenton (Noventa Vicentina) e Francesco Crivellaro (Breganze).
Una nomina che nell’Alto Vicentino arriva accompagnato da un acceso dibattito sull’aumento delle bollette, che dalla fusione tra Acque Vicentine e Avs (Alto Vicentino Servizi), vengono equamente divise tra alto e basso vicentino, “con interventi a grande favore dell’area di Vicenza), come aveva sottolineato il consigliere di Thiene, ex sindaco ed ex presidente della provincia Attilio Schneck.
Una questione che aveva fatto alzare le antenne a qualche sindaco del territorio, mentre altri hanno preferito la linea del silenzio.
Ora il cambio della guardia. Un cambio che si potrebbe definire ‘epocale’, con il Pd che cede il timone.
80 milioni di fatturato, oltre trecento dipendenti distribuiti nel territorio.
Un lavoro di conciliazione alla base del cambio al vertice, con ruoli distribuiti tra destra e sinistra, senza comunque voler porre l’accento politico sulla questione. Con Castaman La Fdi Simonetta Formenton, la civica Elena Bronca (Schio), gli esponenti di centro siistra Francesco Crivellaro (Breganze) e Marcello Vezzaro.
All’area di sinistra rimane un ruolo in seno al Cda, ma la presidenza a Castaman, la riconoscenza di aver svolto un buon lavoro a Medio Chiampo, società risanata con il suo intervento e con una visione definita “all’avanguardia” dagli addetti ai lavori.
Castaman è stato il più giovane assessore provinciale tra il 1990 e il 1995, è stato sindaco di Zermeghedo per due mandati, presidente del consiglio provinciale e presidente di Medio Chiampo, la società che gestisce il ciclo dell’acqua nella valle del Chiampo.
A.B.