Oggi in Veneto sono otto i positivi trovati nelle ultime 24 ore, con un’incidenza dello 0,15%. “E’ il dato più basso di questa nuova ondata- segnala il governatore Luca Zaia- e abbiamo zero decessi”. Il presidente fa il punto questa mattina nel corso della sua consueta conferenza stampa. Un appuntamento giornaliero che è destinato a finire. “Dalla prossima settimana col punto Covid chiudiamo- annuncia Zaia- quando servirà faremo nuove convocazioni. Con una punta di orgogolio diciamo che i veneti sono stati i più aggiornati in tempo reale”. I malati sono ancora 5.200 in tutto “e caleranno”. I ricoveri per covid in area non critica sono 297 e 41 i pazienti in terapia intensiva. “Abbiamo ricoverato a Padova una ragazza bengalese di 32 non vaccinata- ci tiene a segnalare Zaia- che è finita direttamente in terapia intensiva”. A Padova sono sette i ricoverati in terapia intensiva per covid, aggiunge il presidente, di cui “quattro non sono vaccinati e tre si sono positivizzati a pochi giorni dalla prima dose. Questa è la dimostrazione che il vaccino funziona”. Il governatore commenta poi i dati della Fondazione Gimbe, secondo cui il Veneto è agli ultimi posti per screening. “Siamo la Regione con l’incidenza minore- risponde Zaia- c’è anche una correlazione positiva: meno tamponi perchè meno malattia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Non passi però il messaggio che il Veneto non fa tamponi. Abbiamo già approvato il nuovo piano di sanità pubblica con l’idea di fare non solo i tamponi di screening, ma pensare anche a target più importanti rincorrendo fasce di popolazione avulse da questo sistema, come i luoghi di aggregazione. Stiamo preparando una campagna di testing, già da tempi non sospetti”

La variante delta “sembra sia più aggressiva con bassa carica virale, ma ad oggi non c’è pericolo in Veneto. Abbiamo isolato il focolaio in provincia di Treviso, ma nulla più. Siamo tra le Regioni che sequenziano di più”. Il governatore Luca Zaia prova così a tranquillizzare i suoi concittadini.

Ad oggi “gli indicatori sono tutti incoraggianti- assicura Zaia- ci stiamo preparando con l’artiglieria pesante per l’autunno, perchè se servisse ci aiuterà. Ma lo scenario sarà diverso, perchè avremo i vaccinati. L’eventuale quarta ondata in autunno, se mai ci sarà, spero che la riusciremo a gestire in virtù delle vaccinazioni. Quindi diffidate di chi fa proiezioni di devastazione totale o di liberazione totale”, avverte il presidente.

Il taglio delle forniture dei vaccini a luglio preoccupa la Regione Veneto

“Incrocio le dita- dice il governatore Luca Zaia –  speriamo di non dover spostare gli appuntamenti, questa decurtazione è una doccia fredda”. Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati iniettati 40.761 vaccini in tutto, ma “stiamo finendo Pfizer- avverte Zaia- abbiamo ancora circa 40.000 dosi, per cui c’è il problema della disponibilità di vaccini. E se andiamo a vedere il dato delle forniture annunciate per il trimestre aprile-luglio, siamo assolutamente sotto target. Oggi sappiamo con certezza che, in base all’annunciato, su 4.230.592 dosi che dovevamo avere, ne sono state consegnate 3.908.873: cioè -7% Pfizer e -20% Moderna. Solo per luglio invece è previsto -65,7% di Moderna e -25,6% di Pfizer. Non so quale sia la motivazione di questa decurtazione, noi comunque abbiamo sempre programmato le agende in via prudenziale. Quindi la vaccinazione procede bene, ma potrebbe essere più incalzante se avessimo le dosi. Ci vuole una fornitura straordinaria, altrimenti i tempi avranno limiti dettati dalla quantità. L’ho detto anche al commissario Figliuolo”. In Veneto gli over 80 vaccinati o prenotati sono ad oggi il 99,3%. Poi: i 70enni all’88,9%; i 60enni all’82,4%; i 50enni al 72,3%; i 40enni al 60,5%; i 30enni al 47,5%; i 20enni al 51,7%; i ragazzi tra i 12 e i 19 anni al 21,6%. “Sono convinto che su agosto ce la facciamo con l’immunità di gregge- afferma Zaia- ma il vero tema è un altro: oltre un certo limite non si va. Adesso non vorrei nascesse la caccia all’over 60 non vaccinato. Ricordo che la vaccinazione è volontaria, ognuno fa una scelta di vita. Agli over 60 però ricordo che, anche in farmacia, possono fare il vaccino con J&J con una sola dose: ne approfittino”.

‘Riaprire discoteche’

Le discoteche “sono più sicure delle piazze e delle spiagge. Il Governo le riapra a luglio”. E’ il nuovo appello lanciato da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Anche negli ultimi giorni “siamo stati tempestati di immagini di mega-assembramenti nelle piazze, nelle spiagge e in luoghi improbabili- sottolinea Zaia- la discoteca è l’unico luogo che permette di controllare questi assembramenti”. I gestori, inoltre, “sono disponibili a verificare gli ingressi con tamponi e green pass”. Quindi, incalza il presidente, “mi auguro una decisione del Governo da luglio, perchè stanno massacrando un intero settore economico. C’è un mondo dello spettacolo che è azzoppato: abbiamo riaperto i teatri, ci sono anche altri artisti che hanno lo stesso diritto di lavorare”. Zaia invita quindi a mettersi “nei panni di un gestore in ginocchio e di tutto un mondo che lavorava nelle discoteche, che oggi sono dimenticati, e non ultimi i turisti. E poi vediamo cosa accade nelle piazze: quelle immagini ci dicono che in discoteca sono più sicuri, perchè c’è più controllo”. Quindi, insiste Zaia, “hanno ragione quelli che lavorano nel mondo della notte, il mio appello è che il Governo ci metta mano subito. Facciamo in modo di aprire le discoteche prima che siano morte del tutto. Lo so che non fa audience, ma bisogna uscire da questo retaggio culturale per cui le discoteche sono luoghi del malaffare”. La riapertura delle discoteche, tra l’altro, “a cascata riguarda anche i centri anziani”, segnala Zaia, dove “tra vaccinati i contatti dovrebbero essere sicuri”.

Agenzia Dire

 

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