Resta “in sospeso e in bilico” la situazione delle imprese edili venete dopo lo stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti per i nuovi interventi compresi nel Superbonus 110% imposto dal governo ormai un mese fa. “Non sono stati ancora trovati riscontri fattibili. L’auspicata possibilità di utilizzare gli F24 per compensare i crediti sembra sia ormai esclusa perché i tempi sarebbero troppo lunghi e perché il Governo ha fatto sapere che riducendo i flussi di cassa potrebbero nascere grossi problemi nei pagamenti dei dipendenti pubblici”, avvisa il presidente di Ance Veneto Paolo Ghiotti. Si valuta “anche l’opportunità di aumentare a dieci anni la possibilità di fiscalizzazione- sottolinea Ghiotti- e questo pur non essendo una panacea di tutti i nostri mali rappresenta pur sempre un’opportunità, in quanto allungando i tempi di defiscalizzazione si dà l’opportunità agli incapienti, a chi ha un reddito basso, di poter compensare”. La speranza di Ance Veneto però è che si possa procedere a un’apertura alla quarta cessione del credito alle partite Iva: “Confindustria si era proposta, con delle aziende, di incamerare i crediti. Bisogna ovviamente capire di quali percentuali si parla e a quanto si cederebbero questi crediti, ma il nostro auspicio è che si valuti questa possibilità anche per tutte le partecipate dello Stato, come Ferrovie, Cassa Depositi e Prestiti, Enel, Fincantieri, Snam, Eni, insomma tutte queste grandissime società che hanno una grande capacità di defiscalizzazione. Sarebbe una boccata d’ossigeno perché né le banche né i grandi gruppi assicurativi sono disponibili a incamerare altri crediti”, afferma Ghiotti.
Nell’attesa di provvedimenti risolutivi “rimane una forte perplessità e preoccupazione, perché se non riusciremo a cedere questi crediti non avremo più la capacità di acquisire nuovo lavoro, di conseguenza ci mancherà la liquidità per pagare i nostri collaboratori e i fornitori. E senza poter avviare nuovi lavori diventeremo incapaci di defiscalizzare anche quello che già abbiamo. E tutto questo andrà ad aumentare le difficoltà delle nostre imprese già allo stremo. Ecco perché- avverte Ghiotti- è urgente che il Governo trovi soluzioni che possano andar bene a tutto il comparto”.