Con le nomine di Roberto Ciambetti e Nicola Finco sfuma ogni speranza per l’Alto Vicentino di avere una rappresentanza in Consiglio Regionale.
Confermato presidente del Consiglio il primo e vice presidente il secondo, non liberano il posto per nessuno dei consiglieri che li seguono nelle liste di Luca Zaia e Matteo Salvini nella circoscrizione vicentina.
Sarà probabilmente solo Milena Cecchetto, di Montecchio Maggiore, ad entrare in punta di piedi a Palazzo Ferro Fini con la quasi certa nomina di Manuela Lanzarin ad assessore.
Fuori Ilenia Tisato, che sperava nella nomina ad assessore di Ciambetti e fuori anche Andrea Cecchellero, che confidava in quella di Finco. Nomine che hanno lasciato l’amaro in bocca e scatenato dissapori, tanto che il governatore ha annullato la proclamazione della Giunta prevista per domani rimandandola alla settimana prossima. Che cosa si speri di cambiare con le prese di posizione degli scontenti, al momento non è dato saperlo.
La nomina di Ciambetti
Ciambetti è stato confermato presidente del Consiglio regionale del Veneto dopo aver raccolto la maggioranza dei due terzi dei voti espressi dai componenti dell’Assemblea legislativa: 37 voti favorevoli e 14 schede bianche. Le operazioni di voto si sono svolte a scrutinio segreto. A presiedere i lavori d’aula, a palazzo Ferro Fini, è stato il consigliere più anziano per età, Fabiano Barbisan.
L’assemblea legislativa ha quindi eletto i due vicepresidenti: proposto dalla maggioranza è stato nominato Nicola Ignazio Finco con 36 voti; indicata dalla minoranza, è stata nominata Francesca Zottis con 9 voti. Eletti, infine, i due consiglieri segretari: proposta dalla maggioranza è stata nominata Alessandra Sponda con 33 voti; indicata dalla minoranza è stata nominata Erika Baldin con 13 voti.
“Ringrazio tutti i colleghi per la fiducia che mi è stata accordata – ha esordito Ciambetti – Sulle nostre spalle gravano molte responsabilità, soprattutto alla luce del drammatico momento storico che il Veneto sta attraversando, a causa del Covid e della crisi economica e occupazionale che ne è scaturita. È forte la domanda di servizi e di assistenza sociale. Ritengo doveroso evidenziare l’importante lavoro svolto, soprattutto negli ultimi mesi, dal presidente Luca Zaia e dall’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin per fare fronte all’emergenza sanitaria – ha continuato il presidente del Consiglio – Ma la mia gratitudine va anche a tutti coloro che si sono impegnati per sostenere il nostro tessuto socio economico e occupazionale, a iniziare da lavoratori e sindacati. C’è bisogno di una nuova politica che metta al bando offese, insulti e incompetenza, capace di guardare al futuro con lungimiranza, in grado di agire in tempi rapidi per offrire ai cittadini risposte all’altezza delle loro elevate aspettative: l’alta partecipazione al voto, in ripresa rispetto alle ultime tornate elettorali, deve responsabilizzarci ulteriormente. Siamo chiamati a essere più presenti nei territori e ad ascoltare con ancora più attenzione i cittadini.
Chi sarà chiamato a ricoprire la carica di assessore dovrà partecipare con assiduità ai lavori d’aula e rispondere con tempestività alle interrogazioni e interpellanze consiliari. L’undicesima legislatura dovrà essere caratterizzata dall’autonomia, prevista dalla Costituzione e richiesta dalla quasi totalità dei veneti – ha continuato Ciambetti – Autonomia e regionalismo, che trovano forti resistenze nell’alta burocrazia, rappresentano invece strumenti fondamentali per modernizzare il paese”.
3 donne ai vertici del Consiglio: “Una novità in Veneto”
Con Francesca Zottis alla vice presidenza del Consiglio, Alessandra Sponda ed Erika Baldin come consigliere segretario, sono tre le donne ai vertici del Consiglio Regionale Veneto. “Una vera novità”, è stata definita la nomina delle quote rosa.
“La presenza di tre donne nell’organo di guida dell’assemblea veneta – osserva il segretario generale del Consiglio Roberto Valente – è una novità inedita per la Regione. Fa da specchio al trend crescente di presenza femminile sui banchi di palazzo Ferro-Fini: in questa legislatura le donne elette hanno raggiunto quota 35,2%, la percentuale più alta tra gli eletti nella storia della Regione Veneto”.
Giacomo Possamai capogruppo del Pd
Giacomo Possamai è il nuovo capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Veneto. Eletto con 11.155 preferenze, ha surclassato i big della politica regionale locale, raccogliendo molti voti anche in Alto Vicentino dove i sindaci di partito hanno fatto convergere il voto su di lui.
Il consigliere anziano e il ricordo a Claudio Senigaglia
In apertura della prima seduta del nuovo Consiglio regionale del Veneto il consigliere anziano, Fabiano Barbisan, chiamato a presiedere l’aula ha voluto commemorare la figura di Claudio Sinigaglia, il consigliere regionale padovano scomparso all’età di 62 anni. “Ritengo doveroso iniziare questa seduta dedicando il nostro pensiero
commosso a Claudio Sinigaglia, per due legislature Consigliere regionale, vicepresidente della Prima Commissione, grande esperto di Sanità oltre che di sociale, capace di conciliare la sua dimensione e fede cristiana con l’impegno laico in politica e nella Pubblica amministrazione”.
A.B.