(Fonte il Resto del Carlino) L’antifascismo “in Italia ha prodotto il terrorismo rosso giunto fino ai giorni nostri, con l’omicidio di Marco Biagi nel 2002. Non può essere un valore. Prova ne è che anche nella nostra Costituzione non viene mai menzionato. Lo sostiene l’assessore veneto al Lavoro, Elena Donazzan, esponente di Fdi che ha spesso sollevato polemiche sulle sue posizioni di destra. L’anno scorso, ebbe gli onori della cronaca nazionale intonando alla Radio 24 ‘Faccetta nera’. Intervistata da alcuni quotidiani veneti, Donazzan anticipa, “quest’anno parteciperò alla manifestazione del 25 Aprile, a Vicenza, con la speranza che si plachi il clima di odio e che le parole violente lascino lo spazio all’inclusione per tutti gli italiani, anche quelli, come me, nipoti di chi combatté mantenendo fede, da militare, al giuramento prestato”, e di non aver partecipato in passato “preferendo un momento di preghiera in uno dei tanti luoghi testimoni della violenza della guerra civile per mano partigiana, per pregare per tutti i caduti. Proprio tutti, coloro che, in buona fede e credendo in un ideale, persero la vita”. Sulle accuse di revanscismo nei confronti di Fdi, per Donazzan “il pericolo è il pensiero unico, la rimozione di intere pagine di storia italiana come la tragedia delle foibe, la cancel culture è per me una aberrazione culturale”.
Donazzan condivide comunque le frasi del ministro Lollobrigida sulla presunta sostituzione etnica: “È già in corso ed è un pericolo, e una tragedia: l’Africa è occupata dai cinesi e gli africani si spingono dentro la vecchia e fragile Europa. Se per qualcuno questo è un bene, per me non lo è”.
“Passano gli anni e l’esponente veneta di Fdi Donazzan continua imperterrita a dire stupidaggini. Non riesce proprio a comprendere che dall’antifascismo è nata la nostra Repubblica. Punto”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra “replicando alle parole dell’esponente veneta della destra, secondo la quale “l’antifascismo ha prodotto il terrorismo rosso e non può essere un valore” ed anche “la sostituzione etnica è già in corso”. “Se Zaia e Meloni sono persone serie e coerenti – prosegue il leader di Si – uno dovrebbe cacciarla subito dalla giunta della Regione Veneto, l’altra dovrebbe accompagnarla alla porta dal partito di Fratelli d’Italia. Se non lo fanno è evidente che condividono le sue parole, e sarebbe assolutamente grave. Per il resto forse è meglio che l’assessora Donazzan non festeggi il 25 aprile – conclude Fratoianni – perché è evidente che la sua intenzione rimane sempre quella di rendere omaggio anche a fascisti e nazisti, e riscrivere la storia non è possibile”.
Il Resto del Carlino