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Valdastico Nord. Laghi non ci sta: “Rovereto sud è la fine per noi”

Non manca giorno che il capitolo Valdastico Nord s’ingrossi.  Dalla Fugatti’s solution, che la vorrebbe fare sboccare a Rovereto Sud passando per la Val Posina, alla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso ottobre e resa pubblica qualche giorno fa, che annulla una delibera del Cipe bocciando di fatto il tracciato vicentino. Il  tratto ‘T4’, supportato dal Veneto e che passerebbe per la vallata dell’Astico, naufraga.  Quale sia il ‘progetto unitario’ Veneto e Trento presenteranno al Mit ancora non è dato a sapersi, resta intanto la certezza che se il completamento dell’autostrada virasse per la Va Posina, il Comune di Laghi ne uscirebbe ‘distrutto’.

 

Vicesindaco Sella cosa pensa del completamento della Valdastico nord?
Mi limito a guardare la realtà dei fatti, questa opera si trascina da cinquanta anni, si sono susseguiti Governi di tutte le estrazioni politiche e nonostante tutto ciò siamo ancora qui a discutere di questo e sinceramente non so mi sarà concesso il tempo per vedere cosa succederà – continua -Oggi stanno completando la Pedemontana che, giusta o sbagliata che sia, porterà comunque uno stravolgimento nei trasporti del Veneto e non solo. Mi limito a ricordare che una volta completata la Pedemontana, tutto il traffico proveniente dai paesi dell’est prenderà la strada della Valsugana per arrivare a Trento e poi al Brennero. Siamo certi che la Valsugana avrà la capacità di assorbire tale incremento di traffico? Alla luce dei problemi di quella valle credo proprio di no. Per cui è necessario trovare delle soluzioni alternative e smistare tutto il traffico in più arterie. Se la soluzione è il completamento della Valdastico ben venga, ma con la premessa che deve essere studiata una soluzione che sia all’avanguardia dal punto di vista tecnico. Ne abbiamo le capacità e siamo in grado di farlo.

Quale il suo pensiero, e quello dell’amministrazione Comunale, alla ‘novità di Fugatti’ ?
Mi limito a leggere con attenzione cosa riporta la relazione tecnica degli stessi progettisti alla ipotetica soluzione rispolverata con il Corridoio T5 – commenta Sella – Credo che il presidente Fugatti, con tutto il rispetto, non abbia letto con attenzione tale relazione che in sostanza giudica il tracciato fra i peggiori e il più problematico dal punto di vista ambientale e geologico. Senza considerare cosa potrebbe comportare per una valle così stretta e impervia come la Val Posina, ma in particolare nella zona della Valle di Terragnolo e fino a Marcon, ipotetico arrivo del corridoio  che Fugatti vuole.

A quale sacrificio sarebbe chiamato il Comune di Laghi se dovesse passare l’autostrada?
Non voglio neanche pensarci. Sarebbe dichiarare la fine di una realtà e di tutta la vallata che oggi fa del suo territorio e delle sue peculiarità motivo di orgoglio. Il territorio di Tutta la Val Posina e Laghi e tutto ciò che possiamo dare alle nostre generazioni e a quelle future, se vogliamo distruggere anche questa parte del vicentino facciano passare l’autostrada. Però mi chiedo, tutte le volte che dobbiamo eseguire un’opera pubblica, per quanto importante e interessante e che contribuisce a migliorare la vita di chi ci abita, le amministrazioni impazziscono solo per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, dai beni Ambientali, alla Forestale, siamo un territorio pieni di vincoli e di problemi geologici, ci abbiamo messo sette anni per veder approvato il PATI di Laghi e Posina, e uno dei motivi e quello legato alla fragilità del territorio, ma magicamente con una ipotesi di Autostrada tutto viene risolto e magicamente i problemi sono superati. Che strano paese questa Italia.

Laghi il Comune più piccolo del Veneto. Vi hanno mai contattato da Venezia dopo il ritorno in auge del T5?
Guardi, le uniche notizie che abbiamo noi amministratori di Laghi sono quelle riportate nella stampa quotidiana, dove ne vediamo di tutti i colori –  precisa il vicesindaco Sella -Un giorno l’autostrada va comunque fino a Pedemonte, Trento dice che deve arrivare a Rovereto Sud, due o tre giorni dopo la Consulta boccia tutto, per cui tutto da rifare. Però si Susseguono gli incontri nei palazzi romani e non solo. D’altronde questo è un teatrino, giusto o sbagliato, che si trascina da 50 anni. I proverbiali tempi italiani-  continua – Per rispondere ai suoi quesiti posso confermare che nessuno, né Regione né Provincia, ha mai contattato gli amministratori quantomeno di Laghi. Ma ciò mi risulta anche per altri Comuni. La mia opinione personale è che in politica, una certa politica, non gliene frega niente di 120 abitanti e per giunta non abbiamo neanche le risorse economiche per far fronte ad un eventuale ricorso o contrapposizione.

“L’unione fa la forza”
Possiamo solo contare sulla stampa, nel continuare ad esporre le nostre preoccupazioni, questo sì, ed è per questo che gli Amministratori di Laghi chiedono di far parte di quel gruppo composto da altre Amministrazioni, vedi Posina, Valli de Pasubio tutta la Valle di Terragnolo fino a Marcon, cosi da portare le istanze condivise da tutti nelle sedi opportune. L’unione fa la forza-  auspica Sella, ribadendo che -Allo stato attuale è stata inviata una richiesta per un incontro con il Ministero delle infrastrutture, la Regione Veneto e la Provincia di Trento, ma Laghi non è stato interpellato.

Cosa spera per il Comune di Laghi, in un accordo tra Regione e Trento?
Che prevalga il buon senso. Oggi la situazione è completamente cambiata ma non vorrei che con l’esclusione di Besenello, come stazione di arrivo dell’ipotetica autostrada, fosse ulteriormente motivo di spostare il tracciato a Sud di Rovereto, piuttosto che a Nord- conclude Giovanni Sella – allora avrebbe gioco più facile quanto sostenuto dal Presidente Fugatti. Ma la partita è appena iniziata.

Paola Viero