Gli amanti del brivido e gli alpinisti in cerca di nuove emozioni lo stanno aspettando da oltre un anno, ma finalmente ci siamo: il 7 agosto è previsto il collaudo del nuovo ponte sospeso nel vuoto della Valdastico, elemento di spicco della neonata via ferrata battezzata ‘Anelli delle Anguàne’ e finanziata dall’associazione ‘Vertical Astico’.
Al ponte che farà stare gli appassionati della montagna con il cuore in gola, raggiungibile a livello della ‘Terza Joa’ e strapiombante sul ‘Sojo di mezzo’ manca solo, dopo 40 giorni di lavori, la fase finale, cioè l’applicazione delle 4 funi e delle traversine.
Il ponte fa parte di un percorso alpinistico attrezzato per esperti con due estremi di difficoltà, pensati sia per chi vuole farsi semplicemente una escursione in montagna senza rischi particolari, sia per quegli alpinisti ormai consumati che pensano, sbagliando, di aver provato tutte le emozioni possibili appesi nel vuoto sulle pareti delle Piccole Dolomiti.
La via ferrata, che si raggiunge facilmente dal centro di San Pietro Valdastico con partenza comune dalla località ‘Prima Joa’, conterà infatti sei anelli di diversi gradi di difficoltà, tutti con possibilità di essere affrontati singolarmente, due più semplici per tutti, due per esperti, uno molto difficile e l’ultimo estremamente difficoltoso che presenta un tratto a nord strapiombante e molto esposto, con una parete verticale di circa 80 metri che richiede un notevole sforzo di braccia e considerevole coraggio.
Tutto il lavoro è stato portato a termine da 4 guide alpine di rango, diretti da Simon Kehrer, alpinista attivo in Val Badia, e dal direttore dei lavori locale Marco Toldo, che hanno ripristinato e pulito i sentieri originali e identificato i punti di passaggio della ferrata, attualmente conclusa. In questi giorni devono essere posizionati alcuni cartelli di segnalazione per rendere più agevole l’identificazione del percorso.
La soddisfazione del principale ideatore, Franco Mucchietto, ormai a lavori conclusi, è tanta, e l’attesa è adesso per l’inaugurazione ufficiale prevista per i primi giorni di settembre, dove verranno spiegati nel dettaglio i passaggi della via ferrata e tutte le possibili e numerose varianti. ‘Il lavoro è stato tanto – ha detto Mucchietto, imprenditore residente a Milano ma originario di Valdastico – non solo per realizzare la ferrata, ma anche per le problematiche relative alla autorizzazioni. Gli anelli toccavano ben 10 proprietà e ognuno ha dovuto firmare l’autorizzazione, alcuni anche residenti all’estero. E’ un lavoro che ci ha impegnati moltissimo’.
Marta Boriero