L’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti ha affidato l’incarico per il rilievo aerofotogrammetrico di una porzione di territorio nell’Alto Vicentino ricadente tra i comuni di Valdagno, Piovene Rocchette, Posina e Recoaro Terme. Saranno toccati anche Posina e Velo d’Astico, in modo da poter seguire in modo completo i corsi d’acqua. I dati raccolti saranno disponibili per enti e professionisti e troveranno applicazione in vari ambiti: forestale, idrogeologico, protezione civile.

È tutto pronto per le operazioni di rilievo che interesseranno a breve alcuni comuni dell’Alto Vicentino. Si tratta di un’area caratterizzata da una orografia molto accentuata che parte dalla pianura fino alle cime del confini Nord ed Ovest dove si raggiungono altimetrie attorno ai 2000 mt. Nelle zone di montagna sono presenti estese coperture boschive, in parte colpite nel 2018 dalla tempesta Vaia, e con diffuse macchie che evidenziano gli attacchi del recente flagello del Bostrico, un piccolo coleottero che è passato da una presenza endemica a una epidemica, capace di distruggere ampie porzioni di bosco. 

Oltre al tradizionale rilievo aereo fotografico che aiuta nell’individuazione delle aree oggetto di studio, per estrarre un’informazione accurata sul volume delle biomasse è necessario ottenere un modello digitale del terreno attraverso una corretta filtratura di bosco e sottobosco. Per fare questo sarà impiegato un sensore LiDAR ibrido, in grado di penetrare la vegetazione e misurare con precisione l’andamento del terreno sottostante, correlando le “nuvole” di punti LiDAR e i pixel dell’immagine fotogrammetrica.

A ciò si unisce la possibilità di abilitare il rilievo contemporaneo di un’immagine nella banda del vicino infrarosso (NIR), dato che potrà facilitare un’identificazione più accurata delle aree colpite dal Bostrico.

All’aumentare del dettaglio e della densità di punti corrisponde una quota di sorvolo inferiore, un maggior numero di strisciate e un maggiore impegno, sia in fase di acquisizione che di elaborazione del dato. In ogni caso si tratterà di immagini ad altissima risoluzione e pertanto in grado di registrare un alto livello di dettaglio.

“Siamo in una zona importante che al momento può contare soltanto su una cartografia che risulta essere la più datata dell’intero Veneto – dichiara Carlo Bettanin, presidente dell’Unione – il lavoro andrà dunque a colmare questa carenza di dati”. Il relativo potenziale applicativo è molto ampio. 

“Oltre ai piani economici e di riassetto forestale – conclude Bettanin – i dati strutturati potranno essere utilizzati perl’Analisi Idrologica dello scorrimento delle acque superficiali, Sezioni longitudinali e trasversali dei fondovalle, redazione di cartografia vettoriale alla scala 1:2.000 e 1:5.000 (CTR Regionale), Carte di uso del suolo, Piani paesaggistici e Progettazione di itinerari turistici o collegamenti sciistici.

Il rilievo sarà effettuato dalla dallo studio ArcSystem di Albignasego (PD) con un volo pilotato alla quota di 2700 metri e durerà due, tre giorni. 

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