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Tra Astico e Posina, 690mila euro per turismo sostenibile. Parte ‘Acqua, Ferro e Fuoco’

Prendere un territorio e i suoi elementi, per creare turismo sostenibile. Quello morbido che darà ancora maggior lustro alle vallate dell’Astico e di Posina. Prende ufficialmente il via “Acqua, Ferro e Fuoco”, progetto che vede uniti Arsiero, Posina, Laghi, Velo d’Astico, Lastebasse, Tonezza e Santorso, finanziato dal programma di sviluppo locale ‘Fare Montagna’ di Gal Montagna Vicentina.

Sul piatto circa 690mila euro che serviranno per avviare, e concludere entro il 2020, una serie di interventi mirati su manufatti storici, presenti sul territorio, oltre alla riqualificazione di percorsi culturali e storici.

“Crediamo molto in questi progetti multisettoriali– spiega Irene Gasparella di Gal Montagna Vicentina – Progetti chiave per utilizzare, e valorizzare, le risorse presenti sul territorio. Un iter, partito nel dicembre 2015 e che ha ottenuto l’approvazione in Regione nell’ottobre del 2016, che si si consolida nella proposta di due itinerari principali, entrambi sviluppati su tracciati esistenti legati al piano regionale della mobilità dolce e alla rete escursionistica veneta; la valorizzazione di un terzo percorso, percorso Fogazzaro-Roi, accompagna lo sviluppo dei primi due collegando i comuni afferenti al progetto chiave ad un contesto di respiro provinciale e regionale. Particolare attenzione è dedicata ai temi della formazione e al tema della cooperazione tra i privati al fine di facilitare la nascita di reti di impresa tra i diversi attori socioeconomici presenti ed operanti sul territorio”.

Un progetto, quindi, che punta alla valorizzazione turistica delle due vallate, per il quale sono già stati attivati sei bandi pubblici ed uno a regia. Un settimo, sempre a regia, partirà a giugno. Un iter che vede alle spalle il lavoro di Avvi, studio multidisciplinare operante nell’altovicentino. “Un progetto complesso, con tanti attori pubblici e privati-spiega il team di Avvi -Che vede 7 comuni uniti, sotto la regia di Gal e con l’Unione Montana Astico ente capofila. Tre le chiavi portanti: acqua, ferro e fuoco, che raccontano la storia del territorio e di come lo hanno conformato”.

Tre filoni per interventi mirati, “alcuni sono già in fase avanzata di esecuzione, altri partiranno ma verranno comunque terminati entro il 2020”, sottolineano Tiziana Occhino e Franco Balzo, primi cittadini di Arsiero e Santorso. “Tiziana Occhino è stata bravissima -commenta il collega Balzi in merito al progetto che vede l’Unione Astico Montana di Arsiero ente capofila- Santorso non può che non essere grato di questo progetto sovracomunale. Era giusto agganciare anche il nostro territorio: ci abbiamo creduto”.

‘Acqua, ferro e fuoco’, il nome che illustra la multiformità del progetto. “L’acqua, importante risorsa che ha contribuito allo sviluppo di questo territorio, coi torrenti Astico e Posina. – spiega ancora il team di Avvi -Con la sua forza ha trasformato l’ambiente e azionato mulini, segherie, magli e oggi le diverse centrali idroelettriche. Ferro, dalle tracce lasciate dalle antiche fonderie o fucine, sino alle importanti industrie metallurgiche di oggi e alle chioderie di Posina. Fuoco, alimentato dal carbone di questi boschi che ha consentito di fondere e forgiare, ma anche il “fuoco” della Grande Guerra con la “Linea di Massima Resistenza” che attraversava la Val d’Astico nei caposaldi di Meda, del monte Cengio, del Summano, del Priaforà, dove tutti gli elementi si sono drammaticamente riuniti”.

I progetti
Ad Arsiero, per il ponte in contrà Pria, 78.461,50 euro “per sistemazione ed installazione di parapetti”. Sempra ad Arsiero altri 40mila euro “per la ghiacciaia che, nella prima parte, sarà fruibile ai visitatori”.A Posina 39.712,06 euro “per le chioderie di Fusine, valorizzandone i resti, dove si potranno svolgere attività didattiche e culturali”. Sempre a Posina, altri 79.945,61 euro per i percorsi, “dalle fucine sino alle piste ciclabili che stanno ultimando”. A Velo d’Astico 39.999,53 euro “per la messa in sicurezza del percorso rampa di Meda, legato alla storia della Grande Guerra. Verrà valorizzato il collegamento dell’ex strada comunale da Meda, sino al centro del paese. Anche pista ciclabile, arricchita da percorsi ad anello, per valorizzare le gallerie di Rocca di Meda”. L’intervento più corposo a Santorso, con la riqualificazione del fienile della casa del custode di Villa Rossi, “progetto finanziato con 120mila euro”. Progetti che vedranno anche la partnership di privati, per la creazioni di guide turistiche e nuove opportunità nella ristorazione.

Dal bugdet complessivo finanziato da Gal Montagna Vicentina, 150mila euro serviranno per mettere in rete le offerte che le due vallate hanno, anche da sempre. Una promozione nella quale giocherà un ruolo fondamentale la Cooperativa Sociale ‘La Locomotiva’ di Cogollo del Cengio. “Saremo gli ‘animatori’ di questo progetto- spiega il presidente Brunello Gregory- Ci occuperemo della promozione, coinvolgendo gli enti locali, partecipando a fiere e proponendo pacchetti didattici”. Perché saranno proprio tre fattorie didattiche della zona a finire in rete, col progetto ‘Valore in Valle’, rientrate in ‘ Acqua, Ferro e Fuoco’. “Con noi il ‘Giglio Rosso’, fattoria capofila, ‘La casa del pastore’ di Castana e l’azienda agricola ‘Cusinato Giorgio’ – spiega ancora Brunello – Il progetto prevede di valorizzare alcuni filoni tematici legati alla didattica, alla promozione dei prodotti locali, alla conoscenza della comunità rurale. I temi da approfondire saranno l’acqua, il fuoco, le piante alimurgiche e officinali, l’allevamento di animali da fibra, l’apicoltura”.

Paola Viero