150 circa i volontari che domenica 3 luglio, tra Protezione Civile, Soccorso Alpino e unità cinofile Valle Agno si sono dati appuntamento per una delle più vaste e importanti esercitazioni coordinate in zona. Figure preziose ma soprattutto persone che per poter offrire il loro aiuto e le loro competenze, devono soprattutto affrontare tanta formazione sul campo.
Di qui l’obiettivo di tante unità della zona e non solo, di ritrovarsi a Tonezza del Cimone per una grande prova collettiva che prevedeva due diverse fasi: la ricerca di persona dispersa e una prova relativa all’antincendio boschivo. Nonostante il grande caldo anche in quota, i volontari si sono quindi organizzati in gruppi e dopo l’allestimento del campo base, attivo sin dalle prime luci dell’alba, la macchina dei soccorsi si è subito attivata.
Presenti le squadre di Protezione Civile Alto Astico, Arsiero, Clipeus di Chiuppano, Cogollo del Cengio, Dueville, Fara-Zugliano, Malo, Sandrigo, Thiene, Tonezza, Valdastico, le formazioni padovane di Agna e Borgoveneto, l’A.N.A. di Marano Vicentino, le unità cinofile Valle Agno e il Soccorso Alpino di Arsiero.
Dall’accreditamento, alla sala radio fino ai colorati gazebi allestiti dai vari distaccamenti, si respira efficienza e grande consapevolezza della responsabilità cui si è chiamati: la simulazione della ricerca, si estende tra la zona del monte Cimone, località Boscati e cima Paile: l’antincendio boschivo, invece, un’area sul limitare dell’area boschiva, non distante dal centro.
E intanto con l’Assessore regionale ad Ambiente e con delega appunto alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, arriva anche il Sindaco di Tonezza Franbco Bertagnoli, il deputato Erik Pretto, il capogruppo PD in regione Giacomo Possamai e il consigliere regionale Stefano Giacomin: una nutrita schiera di autorità, arricchita poi anche dall’arrivo del Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti, che ben testimonia la gratitudine della politica e delle comunità verso quelli che a pieno titolo possono essere definiti ‘angeli del soccorso’: la divisa pesante ne fa grondare di sudore più d’uno di ritorno dalla parte operativa, ma tutti sorridono imperterriti e si confrontano subito coi compagni sulle dinamiche dell’esercitazione.
Neanche il tempo di un sorso d’acqua fresca che arriva una chiamata: stavolta non si tratta di esercitazione. Zaini in spalla e jeep già in moto: poche parole, uno sguardo d’intesa e via.
Marco Zorzi
L’intervista e la visita al campo
La fotogallery della giornata