Dopo un inverno e mezzo di effettivo lockdown, il mondo dei pubblici esercizi montani, come rifugi e punti di ristoro, sogna la ripresa. Ma tra il dire e il fare… c’è di mezzo una serie di problemi ed altrettante richieste. “Il 2021 ha posto l’intero settore dei pubblici esercizi di fronte a una vera e propria emergenza, quella di reperire personale– ha sottolineato Marco Fontanari, presidente dei ristoratori ,consigliere di Fipe nazionale, intervenuto in audizione nella commissione Attività produttive della Camera- a maggior ragione per le attività a forte connotazione stagionale, come quelle montane. Ecco perché sono necessarie tre cose”. Ovvero, elenca: l’approvazione immediata di un decreto flussi che consenta di avviare le procedure per l’assunzione di lavoratori stagionali, la proroga almeno a marzo 2022 dei permessi di soggiorno per gli stagionali extracomunitari presenti attualmente in Italia e il riconoscimento delle vaccinazioni Sputnik, Sinovac e Sinopharm per l’ottenimento del Green pass.
Quest’ultimo adempimento è “indispensabile sia per consentire l’ingresso di nuova forza lavoro, sia per l’accesso dei turisti dalla Russia e non soltanto. Tutto questo nella consapevolezza che i rifugi e i punti di ristoro di alta montagna svolgono la funzione di presidio di sicurezza imprescindibile anche in caso di maltempo”.