“La convivenza tra gli allevatori veneti e i grandi carnivori come il lupo si è fatta negli anni sempre più problematica, vista la proliferazione di questi ultimi. Come Regione del Veneto abbiamo preso di petto la questione, affrontandola in maniera approfondita e costruttiva. Tra le soluzioni proposte, l’aumento dei rimborsi per il bestiame predato e una serie di specifiche progettualità per le malghe”. Così il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta, Andrea Cecchellero.
“La situazione dei pascoli è cambiata molto negli anni: fino a qualche tempo fa, – aggiunge il consigliere – l’assenza di grandi predatori permetteva di lasciare il bestiame molto più libero in certe zone montane. Nel riconoscere l’importanza della tutela degli allevatori e della loro attività, anche a beneficio del territorio montano veneto, la nostra Regione da diversi anni ha impegnato notevoli risorse economiche e umane per garantire la convivenza tra il lupo e le attività antropiche compresenti”.
“Un primo passo – commenta Cecchellero – è stato avviare delle collaborazioni con le Università di Padova e Sassari, per progettualità uniche su scala nazionale ed europea, anche con l’impiego di moderne tecnologie. In questo momento, invece, la stessa amministrazione regionale sta procedendo alla corretta mappatura delle malghe del Veneto, attualmente oltre 700, con il gruppo più cospicuo nel Vicentino con il 37% del totale, seguito dal Bellunese con il 26%, dal Veronese con il 25% e dal Trevigiano con il 12%, integrandola poi alla presenza e frequenza degli attacchi da parte dei grandi carnivori. A questo si aggiungono due importanti provvedimenti approvati negli ultimi giorni. Uno prevede l’aumento di circa il 20% dei rimborsi per determinate tipologie di capi, come le vacche da latte e le cavalle. L’altro concretizza un accordo con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino, per realizzare il progetto ‘Formazione del personale di vigilanza e supporto nelle attività di monitoraggio genetico del lupo in Veneto’. Tutto questo in vista del declassamento della specie a livello europeo: una stima della popolazione dei lupi con basi scientifiche in Veneto sarà fondamentale per applicare le future deroghe”, conclude Cecchellero.
