Previsto dalla normativa forestale e da tempo auspicato per una gestione organica dei boschi, nasce il Consorzio Forestale “Alte Valli Vicentine – Lessinia Orientale”, e se ne avvia la concreta realizzazione. Grazie alla spinta dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti che si offre come soggetto propulsore, è stato approvato lo statuto di questo nuovo ente che metterà insieme soggetti pubblici e privati.
L’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti ha avviato una ricognizione per aggregare gli interessi di Comuni e privati cittadini che intendano aderire a un progetto di cooperazione forestale attraverso un Bando Feasr in scadenza in questi giorni, che stanzia fino a 150.000 euro nel periodo 2024-2028.
In quest’ottica, il Consiglio dell’Unione ha approvato lo statuto del consorzio denominato Alte Valli Vicentine – Lessinia orientale. Nell’iniziativa è coinvolta anche l’Unione Alto Astico che intende supportare il progetto anche per i territori di sua competenza. Possono aderire al Consorzio gli Enti Pubblici, comprese le Unioni Montane, i proprietari, pubblici e privati, e i gestori di patrimoni agro-silvo-pastorali siti nei comuni vicentini di Altissimo, Arsiero, Cornedo Vicentino, Cogollo del Cengio, Crespadoro, Laghi, Lastebasse, Monte di Malo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Valdagno, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d’Astico, e nei comuni veronesi di Badia Calavena, Selva di Progno e Vestenanova.
Il Consorzio avrà sede a Schio presso i locali dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, che si occuperà, nello svolgersi del progetto in fase di richiesta finanziamento, della parte amministrativa e gestionale. I soci fondatori sono, oltre all’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti: l’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario – Veneto Agricoltura, i comuni di Recoaro Terme, Crespadoro, Badia Calavena, Selva di Progno e Vestenanova e l’Associazione Forestale Vicentina. Il consorzio invece si appresta a gestire, in prima battuta, oltre 2.500 ettari di bosco: sarà il primo Consorzio Forestale in Veneto.
Oltre a mantenere puliti e in ordine i boschi, compito dell’ente sarà di mettere a valore il legname che ne proviene facendo da volano per l’intera filiera foresta-legno. Non solo: il Consorzio si inserisce nella strategia che l’Unione Montana approvata con il finanziamento Green Communities del PNRR, dove si sta creando un marchio d’area che certifichi prodotti e attività sviluppati nell’area e certifichi la gestione forestale sostenibile. È infatti previsto che successivamente alla spinta iniziale dei finanziamenti, il consorzio possa camminare poi con le proprie gambe e avviare un circolo virtuoso.
Si tratta di un passo importante, a lungo caldeggiato e che trova l’accordo di sindaci e soggetti privati proprietari di terreni boschivi e silvo pastorali di un’area molto estesa che va dalla Lessinia all’Alto Astico e che anche grazie a queste sinergie potrà beneficiare di una rinnovata valorizzazione.