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Limitazioni sulla SP350, i Sindaci protestano. Carotta: ‘Trento ci comanda, serve Valdastico Nord’

Una decisione ancora non è stata presa, ma la proposta di prevedere delle restrizioni ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore alle 7,5 tonnellate sul tratto di SP350 che da Arsiero porta verso Lavarone, sta già facendo molto discutere.

Della proposta nata per prevenire criticità ulteriori in un segmento viario particolarmente insidioso e già teatro di incidenti anche gravi, si è parlato martedì scorso durante un vertice da remoto tra Prefettura, Vi. Abilità Srl, Polizia Stradale, associazioni di categoria e Sindaci della Valle dell’Astico: un’ipotesi che ha trovato già ampia adesione nella controparte trentina, ma che nel fronte vicentino ha visto al contrario sollevarsi più di una perplessità.

Se i soggetti proponenti avevano infatti già chiarito che le eventuali limitazioni avrebbero comunque consentito l’operatività delle aziende esistenti mediante una deroga, pare comunque questo uno dei maggiori punti di ‘scontro’: Ho sollevato io il tema delle imprese e l’aggravio di burocrazia a cui le stesse dovrebbero far fronte anche in caso di deroga” – spiega il Sindaco di Piovene Rocchette Erminio Masero – “cosa tutt’altro che accettabile specie di questi tempi. Me ne preoccupo io che non vengo toccato dal problema direttamente, figuriamoci come possono viverla i colleghi della valle: il fatto è che non si può pensare di accampare soluzioni che magari andrebbero ad aggravare altre strade già abbastanza sotto pressione, vedi la Vasugana o peggio la SP83 della Vena. Penso che anche da parte dei Comuni trentini servirebbero segnali di apertura a trovare una soluzione condivisa che tenga sì conto della sicurezza ma anche del fatto che le imprese vanno aiutate: non voglio entrare ancora nel tema della Valdastico Nord, ma è chiaro che oggi paghiamo scotto di tanti ‘no’ che ora pesano”.

Dura anche la presa di posizione di Pedemonte che per bocca del Sindaco Roberto Carotta esprime tutto il suo disappunto verso quello che ritiene un danno e una prevaricazione verso il suo Comune a solo vantaggio delle municipalità della regione autonoma: “Pur condividendo le criticità tecniche espresse, ho manifestato la ferma volontà di presentare ricorso qualora venga emanata l’ordinanza di chiusura della strada. Se un camion parte da Schio e deve andare a Trento e viceversa dovrà fare il giro per Verona o per Bassano, vi pare normale? Non possiamo essere sudditi delle decisioni di Trento che guardano più al loro orticello che alla risoluzione del problema in generale. Mentre noi andremmo a chiudere la strada al traffico pesante, non mancherebbero i week end con 10 chilometri di coda da Piovene ad Arsiero o Forni di Valdastico, con i relativi problemi di inquinamento e di rallentamento, di autoveicoli che rientrano dalle zone turistiche trentine. Serve un’alternativa e l’unica alternativa è la Valdastico Nord a cui gli stessi comuni si oppongono da anni più per presa di posizione che per motivazioni oggettive”.

Una stilettata non solo nei confronti dei primi cittadini trentini, ma anche della Regione Veneto accusata di lasciare soli i Comuni su questioni ormai diventate annose: “Non si parlerà più di Valdastico Nord”- rincara Carotta – “almeno non fino al 2026 quando ci sarà il tema della concessione. Da una parte ci sarà il concessionario che proverà a strappare una proroga presentando un progetto della Valdastico Nord, dall’ altra parte ci sarà la Regione che vorrà avere l’assegnazione in house sul modello aA22 tramite la concessione diretta al consorzio C.A.V. e se le cose saranno come sembra adesso, presenteranno un project financing di superstrada a pagamento sul modello della Pedemontana Veneta. Faccio il Sindaco da 13 anni, ed ho visto lo sviluppo della progettualità della A31 sin dall’ inizio: purtroppo ci siamo sempre trovati noi Sindaci a dover gestire la questione spinosa con la popolazione, i comitati, la società autostrade e i progettisti, chiedendo modifiche ai tracciati, compensazioni e quant’altro. La Regione Veneto è sempre stata totalmente assente e, salvo qualche breve e illusoria apparizione, ci ha sempre lasciati soli”.

M.Z.