Un accumulo di pioggia di 230 millimetri in sei ore a Velo d’Astico corrisponde a un ‘tempo di ritorno’ di più 300 anni: ovvero, un fenomeno di tale intensità si presenta in media una volta ogni 300 anni. Ma questo, precisa la Regione evidenziando la particolarità del dato, “non significa, purtroppo, che potremo attendere cosi tanto prima di rivedere questo tipo di evento. Questo potrebbe realizzarsi anche in tempi più brevi, perfino il prossimo anno, anche se con probabilità bassa. Il cambiamento climatico lo renderà un evento purtroppo più frequente”.
Prendendo in analisi anche i 70 millimetri caduti in 30 minuti in altre zone del Veneto, è possibile affermare che corrisponde un tempo di ritorno di circa 200 anni. Sono i primi risultati di alcune rilevazioni su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore dal Marco Marani, del Dipartimento Icea dell’Università di Padova, direttore del Centro studi sugli Impatti dei Cambiamenti climatici istituito dall’Ateneo padovano a Rovigo. Il centro collabora attivamente allo sviluppo di modelli, anche previsionali, con l’Arpav.
Si ringrazia per la foto Vilma Dal Zotto