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Laghi. 5G è dietro l’angolo ma restano dubbi. Regione: “opera vitale”

Chi l’ha definito come atto coraggioso del sindaco di Laghi, chi invece ravvede nel suo ‘no al far da cavia al 5G’ come uno stop alla tecnologia. Ma Giovanni Sella vuole capire, meglio se con dati alla mano, chiesti ad Arpav ed al ministero della Salute.  Qualche risposta è arrivata.
Laghi non sarà una cavia del 5G. Anzi ni. Sarà coperto dall’ultrabanda con 700Mhza di frequenza e non prima del 2022. La data resta sempre quella del 1° luglio.  Arrivano da Arpav e da Assotelcomunicazioni le risposte ai quesiti del sindaco Giovanni Sella che però non spazzano via dubbi. “Ancora non mi è stato detto che ripercussioni avrà tutto questo col territorio e con la salute”.

Quella che era stata annunciata come sperimentazione, precisano le missive partite da Vicenza e da Roma, non colpisce il più piccolo comune del Veneto, ma le città più grandi. Quello che accadrà a Laghi sarà lo sfruttare la banda usata dalla tv digitale terrestre. E senza alcun aumento di esposizione ai campi magnetici, così precisano. Concetto ribadito da Assotelecomunicazioni che, nel sistema di Confindustria rappresenta la filiera delle telecomunicazioni costituita dalle imprese delle diverse aree merceologiche che le appartengono. Asstel ha anche sottolineato che a Laghi le frequenze a 700 Mega-Hertz sono già utilizzate da oltre 30anni dalle reti televisive locali, che trasferiranno il diritto d’uso agli operatori di telecomunicazioni.

“Non sono contrario al progresso ed alla tecnologia, anzi- commenta Giovanni Sella- Ma voglio capire cosa sta accadendo e, soprattutto con l’arrivo dell’ultrabanda, se ci sono correlazioni tra elettrosmog ed insorgenza di patologie”. Legato al territorio, per il quale da anni si è messo in gioco anche politicamente, nel suo passato recente Giovanni Sella ha un travaglio ospedaliero. L’entrare in sala operatoria per ricevere un rene dalla moglie, che metta fine ad un’odissea partita due anni fa. “Tutto questo mi porta ad essere ancora più attento alle tematiche legate all’ambiente e sul vivere in salute delle persone – spiega – Inoltre, come sindaco, rappresento la prima autorità sanitaria del territorio. E’ mio dovere capire quale impatto potrà esserci sulle vite delle 130 persone che abitano a Laghi. Per questo chiamerò chi ne sa e lo fa di professione. Invitando un ingegnere che studia l’elettrosmog e le esposizioni da telefonia mobile. Tutto questo avverrà in un incontro aperto al pubblico. Nel frattempo porto in consiglio comunale le due risposte ricevute da Arpav e Assotelecomunicazioni”.

In particolare i concetti chiave sottolineati da Asstel, che ha precisato che i limiti dei campi elettromagnetici delle reti 5G saranno quelli vigenti in Italia dal 2001, identici a quelli del 2, 3 e 4G. Inoltre, la somma dei campi di tutte le reti, antenna per antenna, non potrà mai superare la soglia massima consentita. Ad Arpav il compito di controllare tutto. Sia quando le reti entreranno in funzione ma, ancora prima, quando ci saranno le autorizzazioni ad installare gli impianti.
Sulle autorizzazioni altro punto interrogativo. “Saremo noi come amministrazione comunale a rilasciarle o il governo ci scavalcherà? – chiede il sindaco Giovanni Sella – Ribadisco la mia forte responsabilità che sento verso il territorio, ma se ci bypassano è una mancanza di rispetto verso Laghi – conclude- Sono contento, per ora, che almeno sia stato dato riscontro alle mie lettere. Dal loro contenuto non mi sento ancora convinto. Prendo atto inoltre, come ho potuto verificare in queste settimane, che altri piccoli Comuni si trovano sulla stessa posizione di Laghi. Altre amministrazioni comunali che, come la nostra, chiedono di sapere. Specie a Laghi, territorio riconosciuto come incontaminato”.

in Regione: “opera strategica e vitale”
Sull’avanzata della banda ultra larga, in fibra e 5G, si è svolto in questi giorni a Roma un incontro,  a cui ha partecipato anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato. “Per l’economia del Veneto la banda ultra larga è un’opera strategica e vitale- ha commentato Marcato a margine del Comitato Per la Banda Ultra Larga – Ho sottolineato al tavolo l’assoluta necessità di tempi certi sulla sua realizzazione; ho ricevuto rassicurazioni ma non molleremo la presa con questa richiesta fino al giorno che i cantieri definitivamente avviati saranno l’unica riposta”.
“Il Veneto è una delle regioni trainanti l’economia nazionale – aggiunge – una tra le principali realtà imprenditoriali e produttive del paese. In questo contesto, l’estensione delle infrastrutture digitali significa dare gli strumenti fondamentali per lavorare nelle attività. Non è possibile, quindi, che un progetto come la banda ultra larga continui a rallentare. Dobbiamo dare risposte concrete ai Comuni che, insieme alla Regione, hanno già dimostrato il loro senso di responsabilità, facendo quanto è possibile secondo le loro competenze – conclude Marcato -Accolgo le rassicurazioni che sono state formulate al tavolo. Ma la risoluzione dei rallentamenti resta una priorità e rimarrà tale fino a che non avremo un programma certo con i tempi della cantierizzazione e della realizzazione”.

Paola Viero