C’è gioia e grande soddisfazione nella Scuola dell’Infanzia di Cogollo del Cengio dove l’impegno e la dedizione di una maestra ha ‘regalato’ al piccolo plesso della struttura ospitata in quello che fu il vecchio Patronato del paese, un contributo di quasi 75mila euro.
L’obiettivo del bando, finanziato tramite i Fondi Strutturali Europei (PON e REACT EU), in coerenza con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, era quello di promuovere l’innovazione didattica con la creazione, di ambienti e spazi innovativi, che garantiscano sicurezza, accessibilità, inclusività, flessibilità, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, e con arredi che consentano la riconfigurazione dello spazio sulla base delle attività di volta in volta previste.
Gli interventi ammissibili prevedevano l’allestimento e/o l’adeguamento degli ambienti destinati all’apprendimento a disposizione delle sezioni della scuola dell’infanzia, attraverso l’acquisto di arredi e attrezzature didattiche e digitali coerenti con gli obiettivi educativi della fascia di età 3-6 anni.
Mai si sarebbe aspettata che lo sforzo però, fosse infine così ben ripagato dopo che all’invio del progetto ci era arrivata quasi per un soffio rischiando di non accedervi entro i termini: “Con tali finanziamenti e con tali principi” – spiega la giovane insegnante appresa la notizia dell’ammissione nel mese di gennaio – “abbiamo potuto progettare a dare forma ad un’idea che cercavamo di realizzare da tempo ovvero un’aula laboratoriale in grado di cambiare aspetto secondo le varie necessità, date sia dalla didattica oltre che dal gruppo classe.
Abbiamo creato così una tribunetta in grado di accogliere i bambini e le docenti per attività di discussione, di lettura, di teatro o anche di ascolto; una zona dedicata ad attività esperienziali e di osservazione con tavoli luminosi e carrelli con vasche per la manipolazione; tavoli mobili e flessibili che possono essere combinati in tanti modi diversi permettendo di cambiare volto alla stanza in base ai bisogni.
“La possibilità di acquistare attrezzature digitali e didattico-educative” – conclude non senza soddisfazione l’educatrice che ha comunque potuto contare sul supporto di tutto l’Istituto ‘Don Carlo Frigo di cui il plesso cogollese è parte integrante – “ci ha permesso di acquistare software ma anche hardware all’avanguardia come un monitor interattivo touch screen, attrezzatura dedicata alla robotica educativa, Kit dedicati allo sviluppo del linguaggio, kit per favorire le abilità numeriche e di problem solving, kit di costruzioni tridimensionali, supporti per laboratori creativi, set per lo sviluppo della motricità e strumenti per l’educazione emotiva”.
Marco Zorzi