Ha affrontato il Consiglio Comunale, dichiarando di essere coinvolto in tre inchieste giudiziarie distinte ed ha accusato l’opposizione di essere responsabile dei suoi guai con la legge. Una versione di cui sono in molti convinti in paese, cioè che dietro gli esposti da cui sono scaturiti i fascicoli giudiziari ci siano esponenti della minoranza. Accusa gravissima, che ha dovuto invece ritrattare, chiarendo una volta per tutte l’estraneità della politica rispetto ai suoi guai con la giustizia.
E’ stato il primo consiglio a porte aperte post Covid quello andato in scena ieri sera a Cogollo del Cengio, dove tra gli altri punti all’ordine del giorno, c’era l’attesa interpellanza sulle recenti vicende giudiziarie che hanno avuto per protagonista il primo cittadino Piergildo Capovilla.
Una seduta consiliare voluta dalla minoranza di ‘Viviamo Cogollo’ per capire quale fosse la situazione dopo gli scandali giudiziari riportati dai media e sui quali la minoranza ha preteso chiarezza davanti al paese. Un primo cittadino che ha affrontato il consiglio comunale con il rispetto del suo ruolo, e che con voce emozionata ha illustrato nei dettagli le vicende che lo riguardano. Ha addirittura dato per primo la notizia di un terzo fascicolo della Procura di Vicenza, del quale l’opinione pubblica non era a conoscenza, dato che i giornali hanno sempre parlato del rinvio a giudizio in un processo per abuso d’ufficio e della posizione di indagato per concorso di colpa in una frode ai danni dell’Unione Europea.
“Gli avvisi di garanzia che mi riguardano nelle funzioni di Sindaco sono tre, in tre distinti procedimenti” – ha comunicato Capovilla leggendo uno scritto scandito non senza un visibile coinvolgimento – “uno in materia edilizia, uno sanzionatorio e uno concessorio. C’è poco altro da aggiungere se non che sto pagando di tasca mia le spese legali per dimostrare la mia estraneità ai fatti: se avrò ragione, le spese saranno poi liquidate dal Comune, in caso contrario risponderò di mio. Non entro nel merito, essendoci per ovvi motivi un segreto istruttorio”.
Nemmeno il tempo di chiudere la replica formale che Capovilla ha subito ripreso la parola non risparmiando una stoccata ai danni dell’opposizione: “Posso dire che vi ringrazio, queste situazioni sono merito vostro e del vostro attivismo in Procura”.
Parole al vetriolo che hanno subito trovato una seppur pacata ma decisa presa di posizione degli esponenti di ‘Viviamo Cogollo’: “Ci dica in quale dei procedimenti o se, a suo avviso, addirittura in tutti i procedimenti che la riguardano, la minoranza avrebbe avuto un ruolo, perchè a noi non risulta. Abbiamo appreso delle sue vicende giudiziarie, come già ribadito, dai media. Si prenda la responsabilità delle circostanze che ci attribuisce”.
Replica dopo la quale il Sindaco è parso fare un dietrofront: “Non ho accusato voi e comunque non commento oltre”.
E in attesa di nuovi sviluppi è proprio il caso di dire che la seduta, al momento, è tolta.
N.B.