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Arsiero. Dopo la denuncia, ‘Blu Emergency’ ancora senza sede. La minoranza incalza: ‘Se ne parli in Consiglio Comunale’

Non ha minimamente smosso l’Amministrazione di Arsiero la denuncia che Blu Emergency ha sporto a fine febbraio proprio contro il Comune, denuncia arrivata dopo che i volontari della Onlus operante in campo sociosanitario si erano trovati nell’impossibilità di accedere alla sede fino ad allora loro destinata: la serratura era stata nel frattempo cambiata e il personale di Blu Emergency non aveva potuto recuperare il materiale utile allo svolgimento della loro attività.

Le ‘versioni’ appaiono però discordanti: se da un lato i referenti della Onlus affermano di aver cercato invano un dialogo con il Sindaco Cristina Meneghini e la sua giunta rilevando con stupore e rammarico di essere stati sfrattati e messi di fronte al fatto compiuto senza un vero preavviso, dall’altro il primo cittadino difende il suo operato e ribadisce che il contratto risultava formalmente scaduto ancora il 31 dicembre scorso e che in ogni caso la serratura dello stabile di Via Cartari era stata cambiata per motivi di sicurezza e non per mettere fuori i volontari.

Nella querelle si inserisce la minoranza di Sìamo Arsiero, che al netto della polemica scaturita tra Comune e Onlus vuole vederci chiaro anche nella convinzione che il servizio reso da Blu Emergency sia comunque prezioso e non vada accantonato per una diatriba nella quale a farne le spese è proprio la pubblica utilità: “Abbiamo appreso dagli organi di stampa delle problematiche verificatesi tra Blu Emergency e l’Amministrazione Comunale di Arsiero” – scrivono nella mozione depositata i consiglieri di opposizione. “Conosciamo bene il servizio svolto da Blu Emergency durante i mesi più difficili della pandemia. Si tratta di un’associazione di volontari che prestano servizio di soccorso talvolta affiancandosi anche all’azienda sanitaria: in particolare alla Onlus i Comuni dell’Unione Montana Alto Astico hanno affidato ancora nell’aprile del 2020, nella fase del lockdown, il servizio di consegna gratuita di generi alimentari e medicinali per tutti i cittadini che ne avevano bisogno. Da luglio a settembre 2020, e poi nel periodo natalizio, la stessa organizzazione fu incaricata dall’ULSS 7 Pedemontana di fornire un presidio di Primo Soccorso”.

Il passaggio però sul quale la minoranza capeggiata da Tiziana Occhino punta il dito, sono gli oltre 15 mila euro che nel maggio scorso l’Amministrazione arsierese con apposita variazione di bilancio decise di stanziare a favore dell’adeguamento dei locali poi assegnati a Blu Emergency: “Ci dissero che venivano anticipati fondi propri per sistemare la Onlus, questo in attesa che l’Unione Montana sottoscrivesse una convenzione per attivare servizi con Blu Emergency in tutto il territorio, partecipando con un cofinanziamento che ad oggi non si è visto. Quanti soldi sono stati quindi effettivamente spesi per una sede che oggi Blu Emergency non può più utilizzare? A che punto è la convenzione con gli altri comuni dell’Unione e quali Comuni hanno già versato la loro quota?”

Domande queste che troveranno risposta forse in un Consiglio Comunale ‘ad hoc’: “L’importanza del tema e la necessità di riportare la discussione nelle sedi istituzionali mettendo tutti nelle condizioni di dibattere ed essere messi a conoscenza del percorso intrapreso, ci ha spinto a chiedere la convocazione di un Consiglio urgente: in un breve incontro con la Capogruppo di maggioranza una prima risposta sui punti c’è stata, ma anche alla luce della rottura consumatasi con la denuncia di Blu Emergency vogliamo chiarire e vogliamo farlo nella sede preposta”.

Marco Zorzi