Sei mesi dalla sua elezione, il neo sindaco Giovanni Battista Casarotto si dice felice di poter tracciare un bilancio del lavoro svolto fino ad ora in una città, che ha deciso di governare, con il supporto di una squadra che si definisce ‘fiero’ di avere al suo fianco.
Come sono stati questi sei mesi di lavoro, al comando del comune di Thiene?
Sono stati decisamente sei mesi intensi, di studio ed approfondimento dei problemi della città, con il passaggio dai progetti messi in campo dalla passata amministrazione ad una nuova fase progettuale che comincerà a prendere concretezza con il prossimo Bilancio 2013.
Stiamo rivedendo alcune scelte fondamentali ereditate. In particolare stiamo lavorando al Piano degli Interventi adottato dalla passata Amministrazione, al Parco Sud e Nova Thiene, oltre alla razionalizzazione logistica delle sedi scolastiche. Su questi punti abbiamo impostato il lavoro del nostro primo semestre. Inoltre abbiamo avviato o portato a compimento alcune opere già programmate dalla precedente Amministrazione e ne abbiamo realizzate di nuove. Penso alle asfaltature ed il rifacimento di nuovi tratti di marciapiede. Abbiamo recuperato l’anello esterno della fontana di Bacco e Arianna, riportandolo al progetto originale.
Per quanto riguarda l’ambito del Sociale, il nostro lavoro si svolge in sordina, ma in modo efficace, sia per aumentare le risorse destinate ai cittadini meno abbienti in un momento di crisi economica sia per potenziare i contributi erogati alle Scuole Materne Parrocchiali.
Il nostro impegno è poi quello di migliorare l’integrazione di quel 15% di cittadini di origine straniera che fanno parte della comunità thienese.
Parliamo della sua squadra, cosa ci può dire?
Sono soddisfatto della mia squadra. E’ impegnata, lavora sodo e con entusiasmo, studia, si prepara ed è anche molto creativa.
Com’è il suo rapporto con la gente che la ferma per strada?
Dal mio punto di vista è cordiale e corretto. Cerco di essere disponibile al dialogo e all’ascolto, ma sono anche corretto nell’affermare e nel promettere solo quello che sono in grado di mantenere. Senza illudere.
Si è mai pentito della scelta di candidarsi?
No. Ero conscio sin dall’inizio che non sarebbe stata una passeggiata. Mi sono candidato perché mi sentivo in debito di riconoscenza verso la mia città: visto che ero da poco andato in pensione e quindi avevo più tempo libero, ho capito che era venuto il momento di dedicare alcuni anni della mia vita alla ricerca del bene comune e per impegnarmi a migliorare la qualità della vita della Città in cui sono nato e in cui vivo, senza la pretesa di risolvere tutti i problemi, ma lavorando quotidianamente per cercarne la soluzione più idonea.
Tra i suoi assessori chi è colui/colei che sarebbe secondo lei in grado di sostituirla?
Ha sentito per caso che qualcuno abbia intenzione di fare un colpo di mano? A parte le battute, siamo appena partiti e ci aspettano cinque anni impegnativi. E’ ancora presto per pensare ad un successore.
Com’è il suo rapporto con il personale?
Conosco quasi tutti i miei ex colleghi con i quali ho rapporti cordiali e di stima. Non ho voluto di proposito tenere la delega al Personale, visti i miei trascorsi di funzionario. C’è un ottimo assessore al riguardo, coadiuvato dal segretario generale e stanno facendo un buon lavoro.
Come vive la sua responsabilità?
Con serenità, ma anche con la consapevolezza che guidare una città come Thiene è una grande responsabilità. Prego ogni mattina Dio che mi dia la saggezza per saperlo fare con prudenza, equità e lungimiranza. Conto molto sull’apporto e i consigli della Giunta, del Consiglio Comunale e dei Cittadini.
Com’è il suo rapporto con l’opposizione? Si sente stimolato o scoraggiato da questa? Si è mai sentito attaccato ingiustamente finora? In che circostanza?
Il rapporto è corretto e di reciproco rispetto, ovviamente nella diversità dei ruoli di maggioranza e di minoranza. La ricerca della visibilità per quest’ultima a volte avviene in maniera provocatoria, ma questo fa parte del gioco delle parti e serve per stimolare a fare sempre meglio. La minoranza ha un ruolo fondamentale nella vita democratica. Chi la pensa diversamente, vuol dire che non ha a cuore la stessa democrazia.
A chi l’ha accusata di aver fatto un minestrone, a distanza di questi mesi intensi di lavoro cosa risponde?
Innanzitutto La ringrazio per la precisazione “in questi mesi intensi di lavoro”. Il “minestrone”, come è stato definito in campagna elettorale, si sta dimostrando un piatto di qualità con ottimi ingredienti. Mi auguro sia di gradimento anche per i cittadini.
Qual è secondo lei il fiore all’occhiello del ‘suo’ Comune?
Senza dubbio il Volontariato. In forma associata ed organizzata o individuale, rappresenta una tra le ricchezze più importanti di Thiene, in grado di arrivare laddove le istituzioni non possono. L’opera preziosa e per lo più senza riflettori svolta dalle associazioni arricchisce di valori la città, rendendola solidale e a misura di relazioni umane.
In campagna elettorale, il secondo punto del suo programma erano le scuole, una sorta di piano di razionalizzazione. Che progetti ci sono merito?
Al primo posto c’è il completamento del Liceo “Corradini” nelle forme che stiamo valutando di comune accordo con l’Amministrazione Provinciale e la dirigenza dell’Istituto, con le quali c’è un rapporto di collaborazione e di intenti condivisi. Viste le difficoltà economiche degli enti locali, Provincia compresa, intendiamo valorizzare al meglio, vista la sua ubicazione, lo stabile delle ex Ferrarin nel piano del riassetto delle scuole superiori di Thiene. Come detto e ripetuto anche in campagna elettorale, l’assetto definitivo vedrà la Cittadella delle scuole secondarie di secondo grado individuata nell’area compresa tra via San Gaetano e via Vanzetti, che con la Biblioteca Civica costituirà l’identità del polo culturale e scolastico della Città. Invece in via Carlo del Prete si creerà il polo delle scuole secondarie di primo grado. Ovviamente i vari passaggi verranno concordati con la Provincia e i Dirigenti Scolastici per renderli funzionali e per completare i lavori necessari nell’ambito di un più vasto panorama che interesserà ovviamente anche l’edificio dell’Ipsia “Garbin”.
Alla luce delle recenti proteste sugli ingorghi stradali causati dalla presenza delle scuole in centro città, è ancora dell’opinione di trasferire leFerrarin nel plesso delle medie Bassani? Avete valutato la fattibilità del progetto, i costi e gli effetti che tale ipotesi produrrebbe proprio sulla viabilità della zona molto critica già oggi?
Fermo restando quello che ho già detto circa l’idea di raggruppare nell’area di via Carlo del Prete – via IV Novembre tutte le scuole medie statali, certamente uno dei temi da affrontare è la mobilità, che sappiamo essere critica nei momenti di entrata ed uscita da scuola. A parte alcuni progetti che stiamo studiando, un’idea che stiamo valutando con il dirigente dell’Istituto Comprensivo è quella della diversificazione degli orari di inizio e fine attività didattica. Per quanto riguarda invece la futura Cittadella degli Studi delle scuole secondarie di secondo grado, la situazione del traffico veicolare avrà beneficio sia dal trasferimento delle medie “Ferrarin” dallo stabile di via San Gaetano a quello di via Carlo del Prete sia dalla realizzazione della strada di collegamento tra via Milano e via Valcismon, lungo il Rostone, prevista nel 2014.
Non ritiene possa essere più vantaggioso sotto ogni profilo trasferire la Bassani nel plesso delle Ferrarin così da creare un’unica e vera Cittadella degli Studi?
Pensare di concentrare tutta l’attività didattica delle scuole secondarie sia di primo che di secondo grado nella nuova Cittadella degli Studi di via San Gaetano-via Vanzettiavrebbe, a mio giudizio, un impatto ancor più dirompente dal punto di vista della sostenibilità viaria ed è pertanto da escludere. Per di più non è consigliabile concentrare in una stessa area i ragazzi delle medie inferiori con quelli delle superiori, perché la problematica di ciascun’età è diversa.
Circa la situazione del piano degli interventi adottato dalla precedente amministrazione, come intende procedere? Con l’approvazione di quel piano o come si ventilava in campagna elettorale, procedere con la revoca della delibera di adozione e ripartire da zero?
Per carattere sono una persona concreta e cerco di lasciare fuori la politica dai problemi della città.
Pur con le dovute modifiche, necessarie per correggere l’attuale Piano degli Interventi, così come approvato dalla precedente Amministrazione, sono dell’avviso che per venire incontro alle aspettative dei thienesi, sia preferibile non allungare i tempi, come invece, inevitabilmente avverrebbe in caso di revoca e successiva riadozione di un nuovo Piano. Intendiamo procedere, pertanto, all’approvazione del Piano degli Interventi il più presto possibile, dopo aver apportato le modifiche che riteniamo opportuno e sulle quali abbiamo parlato anche in campagna elettorale (leggi, in particolare, Area Ferrarin e Piano Stazione Ferroviaria) . Stiamo inoltre valutando le numerose osservazioni che sono pervenute dai cittadini. Contiamo di approvarlo entro la Primavera 2013.
Non crede che l’eventuale revoca della delibera potrebbe esserle d’aiuto per una revisione, ad esempio, del Piano Ferrarin?
Quando parlavo di apportare le opportune correzioni al Piano, mi riferivo anche alle previsioni nell’area Ferrarin che, come ho detto in campagna elettorale, vanno riviste. Sulla base delle osservazioni pervenute, possiamo intervenire modificando l’attuale accordo. Al riguardo vorrei ringraziare, per la disponibilità dimostrata, la proprietà, nella persona del signor Mario Ferrarin, con il quale stiamo lavorando in assoluta trasparenza e collaborazione per addivenire ad una soluzione condivisa ed in linea con quanto annunciato in campagna elettorale. Mi sento di aggiungere che la trattativa sta proseguendo in modo costruttivo e nutro la fondata convinzione che questo nuovo accordo verrà sottoscritto.
Per quanto riguarda il piano stazione, come intende procedere? Non ritiene opportuno intervenire con una variante al Piano di Recupero per ridefinire gli aspetti più critici del progetto (viabilità, parking, ecc.)?
Sicuramente abbiamo intenzione di approvare una variante al Piano attuativo, già approvato dalla passata Amministrazione, che ridefinisca, anche in termini di minor cubatura, quanto attualmente previsto. Al momento si sta muovendo ( e lo si è visto anche in questi giorni) il comparto che dovrà essere realizzato dai privati, dove è prevista una struttura commerciale di circa 1000 metri quadrati di superficie. Puntualizzo in merito che stante l’attuale viabilità, l’accesso ai parcheggi della nuova struttura potrà avvenire solo in direzione nord-sud e cioè con accesso nell’unica direzione a destra a scendere dalla rotatoria del Cristo e con uscita obbligatoria sempre a destra.
Altro tema discusso in campagna elettorale riguardava il rapporto pubblica amministrazione- Cittadino che presenta qualche criticità con particolare riferimento al cosiddetto front-office? Quali azioni ha avviato per migliorare i servizi?
Cittadini e imprese sono molto sensibili al problema della burocrazia perché soffrono i tempi di attesa e hanno urgenza di avere risposte in tempi brevi. Già la passata Amministrazione aveva avviato prima con la Dia (dichiarazione di inizio attività) e poi con la Scia (segnalazione di inizio attività) la presentazione delle domande di autorizzazione in via telematica, come pure la risposta da parte dell’ufficio. In un primo momento questo può aver creato, come accade spesso con le novità, dei disguidi che però stanno rientrando. La volontà dell’Amministrazione Comunale è, inoltre, di potenziare il servizio, aumentando il numero degli addetti allo Sportello Unico per le Attività Produttive, in modo da accelerare i tempi di risposta.
Intendiamo anche rivedere alcuni punti delle Norme Attuative per snellire procedure ed adempimenti a carico del cittadino.
In generale sui servizi al cittadino contiamo di utilizzare in maniera più spinta l’Ict (Information Comunication Technology). Abbiamo adottato da qualche mese il nuovo portale internet di Regione Veneto My Portal e stiamo studiando azioni volte ad introdurre sistemi di rilevazione della customer satisfaction.
Natalia Bandiera