450mila euro dal bilancio della regione Veneto, andranno al mondo della caccia.
“Ancora soldi alle associazioni venatorie, mentre vengono penalizzate quelle che aiutano anziani e disabili”, è il duro commento dei consiglieri regionali Andrea Zanoni e Francesca Zottis (Pd) e Cristina Guarda (Lista Amp), che proseguono: “Quanto sta accadendo con il bilancio in questi giorni è vergognoso. Per malati e anziani le risorse non ci sono, per i cacciatori amici degli amici sì”.
Secondo i 3 consiglieri, la maggioranza capeggiata dal governatore Luca Zaia, sarebbe ancora una volta schierata a servizio di Sergio Berlato, il consigliere più votate alle ultime elezioni regionali e storico sostenitore del mondo venatorio.
“La giunta ha stanziato 300mila euro come contributo per gli incontri delle associazioni venatorie e altri 150mila per un sistema informatico che consentirà il nomadismo venatorio, pratica recentemente cassata dalla Corte Costituzionale proprio in riferimento al Collegato dello scorso anno – hanno spiegato i consiglieri – Troviamo disdicevole sperperare questi soldi, visto che alle associazioni che si occupano di malati, anziani, disabili, così come agli studenti, non diamo praticamente niente. Per i cacciatori sono invece a disposizione un miliardo delle vecchie lire. Si tratta di associazioni, non dimentichiamolo, che possono comunque contare sulle entrate dei propri tesserati. Si spendono soldi pubblici per incontri e festine varie degli amici della doppietta. Spero che le associazioni che operano nel sociale e quelle studentesche, che sono state così penalizzate, facciano sentire la propria voce, in modo da bloccare una regalia utile solo a pochi. Questi emendamenti inoltre, evidenziano un problema di conflitto di interessi – continuano i 3 consiglieri – Berlato farebbe pervenire i soldi anche a un’associazione a lui assai vicina, come la Acv-Confavi, il cui presidente è Maria Cristina Caretta, già sua segretaria al parlamento europeo nonché compagna di sventura, visto che entrambi sono stati rinviati a giudizio con le accuse di falso in scrittura privata e indebito utilizzo dei dati personali per il caso dei tesseramenti gonfiati”.
E non è tutto qui, perché come naturale conseguenza, da quanto affermato dagli esponenti Pd e Amp in regione “In tutto questo non fa certo una bella figura la Lega, che continua a ‘farsi mangiare il riso in testa’ da un singolo consigliere. Berlato è ormai l’attore principale e scandisce i tempi delle sedute del consiglio regionale, visto che ieri i lavori sono rimasti bloccati per l’intera mattinata fin quando non è stato trovato l’accordo sugli emendamenti per lui indispensabili. Ricordiamo – concludono Zanoni, Zottis e Guarda – che siamo alle ‘Milleproroghe’ del Piano faunistico venatorio dove si potrebbero trovare risposte concrete ad esigenze concrete del mondo venatorio e ambientalista, senza bisogno di simili accordicchi”.
