I patiti delle previsioni del tempo diffidino dei pseudo-meteorologi-buffoni che lanciano previsioni da oggi a 15 giorni, cercando il click remunerativo mentre si nutrono della credulità della gente.
Spuntano come funghi i ‘colonnelli BernaccaOnline’ della situazione, impazziti più delle loro previsioni apocalittiche o a lungo termine, che fanno storcere il naso a chi per la meteorologia ha speso anni di studio e di esperienza, facendola diventare una professione.
Marco Rabito, il quarantenne meteorologo dalla parlantina sciolta di Serenessima Meteo, sito di riferimento in tutto il Veneto per la sua attendibilità, parla chiaro: “Non fate affidamento su chi dà previsioni a 7 o 15 giorni, perché già dopo 3 giorni perdono di affidabilità”.
Cacciatore di tornando nel tempo libero, Marco Rabito è uno dei pochi tecnici meteorologi certificati in Italia: “Su 1000 siamo solo in 50 ad avere ottenuto la certificazione al Cnr di Bologna, passando al vaglio di un esame rigoroso dove devi dimostrare di avere non solo la competenza, ma anche l’esperienza e l’attitudine – spiega il fondatore di Serenissima Meteo – E prima ancora di pensare di ottenere la certificazione di professionista del meteo, per farlo seriamente come ogni scienza richiede, serve frequentare il corso di laurea di fisica dell’atmosfera e meteorologia ”.
Meteo fai da te: “Puro business e poca qualità”
“Siamo penalizzati dalla mancanza di un albo dei meteorologi, che scremi chi lo fa di mestiere da chi lo fa coi piedi– continua Rabito – Finché nel nostro Paese persisterà questa grossa lacuna legislativa, prepariamoci a vedere spuntare ogni giorno, come funghi, i ‘pseudi meteorologi’, che giocano sull’incertezza delle previsioni, sfruttando il dato ‘grezzo’ dei vari siti di rilevazione, ‘sparandolo’ senza pudore ed elaborazione, arrivando a dare fino a due settimane di meteo, come fossero i numeri da giocare al lotto: a perdere non saranno mai loro, che guadagnano in soldi, ma chi li segue”.
Una cattiva regolamentazione che fa sentire impotente Rabito, che vede ogni giorno calpestata la sua ragione di vita, che lo vedeva sin da piccolo chiedere a suo papà di salire sul tetto di casa, per sistemare l’antenna della tv: “Perché dovevo assolutamente seguire le previsioni di Emilio Bellavite su TeleArena – ci porta nei suoi ricordi Rabito – Sono cresciuto con lui, a 9 anni gli scrissi una lettera per dare sfogo alla mia curiosità. Con Bellavite ho imparato che si può fare la previsione locale del tempo, solo se conosci l’orografia del territorio”.
“Spesso e volentieri nel pensiero comune della gente il meteorologo viene associato a chi si diletta a dire la sorte dei segni zodiacali, sparando due o tre frasette: se ci azzecca bene, altrimenti succede nulla – continua – Ma è la cosa più sbagliata, perché io non devo azzeccare. Faccio un lungo lavoro di approfondimento delle dinamiche dell’atmosfera, della propria esperienza passata e poi sono fondamentali le conoscenze della meteorologia che ho acquisito studiando”.
Non basta, quindi, alzare il dito umettato di saliva, sentire come tira il vento, per poi pigiare una tastiera e mettere online sole o nuvole, contando di fare centro sulla previsione e calcando la mano sulla terminologia allarmistica: “Giocano sull’incertezza della previsione del tempo, che è una scienza probabilistica –incalza Rabito”.
Dietro alle previsioni meteo: tanta scienza e tecnologia
Strumenti fondamentali in mano ad un meteorologo sono i modelli matematici: “Per fare una previsione, utilizzano i dati in tempo reale, accurati, inseriti in questi modelli che simulano l’andamento dell’atmosfera attraverso equazioni estremamente complesse – continua –Servono i dati in terra, in mare ed in atmosfera, che vengono misurati ogni giorno, che vengono elaborati dal modello matematico, supportati dalle informazioni orografiche che io devo implementare al modello. Più sono precisi i dati inseriti ed ovviamente più elevata sarà la performance del modello, che viene aggiornato dalle tre alle sei ore, per avere un’affidabilità media del 96% nell’arco di ventiquattro ore. In chiare condizioni di instabilità del tempo, con bassa pressione, non si può andare oltre i 3 giorni di previsioni; viceversa, in presenza di alta pressione si può arrivare al massimo fino a 8 giorni, ma devono essere continuamente aggiornate. Fondamentali sono inoltre le innovazione tecnologiche che abbiamo a disposizione, che hanno permesso nel giro di trentanni di migliorare l’affidabilità delle previsione di tre giorni”.
Anche Rabito, a volte, trema: “A Pasquetta, o sei un eroe o cambi paese”
Pur occupandosi di dati, modelli ed equazioni, per dare una previsione con la percentuale di attendibilità più alta possibile, “Sei affidabile quando supera il 70% – precisa”, rivela scherzosamente di avere i sudori freddi quando si avvicina Pasquetta: “E’ il giorno più brutto per noi meteorologi, se fai centro sei un eroe, se sbagli è meglio che cambi paese”.
Paola Viero