Stop agli sprechi alimentari, il cibo che si avanza al ristorante si può portare a casa. La ‘doggy bag’, molto usata all’estero e da sempre ‘snobbata’ in Italia perché considerata simbolo di povertà, viene promossa da Ava (Alto Vicentino Ambiente) con lo scopo di contrastare lo spreco del cibo.

Doggy bag non solo per animali, ma per tutti, per evitare sprechi e comprendere il valore del cibo.

In occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, dal 18 al 26 novembre 2017, Ava ripropone il progetto doggy bag: i ristoranti del territorio potranno offrire ai propri clienti la possibilità di portare a casa il cibo avanzato in modo sicuro e igienico.

Ogni anno nel mondo viene sprecato oltre un terzo del cibo prodotto, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. I costi ambientali associati a tale spreco corrispondono a circa 250mila miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2 emessi in atmosfera (Fonte FAO). In Italia la situazione è ancora molto grave: nonostante ci sia una legge antispreco, il 60% degli italiani ignora l’esistenza di questa normativa e i dati parlano di uno spreco alimentare che vale 15.5 miliardi di euro, pari allo 0,94% del Pil (Fonte Ministero Ambiente).

A fronte di questi numeri, Ava ha deciso di impegnarsi per dare un contributo al tema. “Lo scorso anno abbiamo coinvolto un centinaio di ristoratori del nostro bacino a cui abbiamo dato il nostro kit antispreco – ha affermato Carlo Lovato, presidente di Alto Vicentino Ambiente – E’ stato un successo sia per il numero elevato di adesioni, che per la quantità di cibo non sprecato. Abbiamo realizzato 10mila doggy bag e abbiamo calcolato che circa due tonnellate di cibo potrebbero essere state salvate dai rifiuti”.
Dati i numeri interessanti Ava ha deciso di ripresentare la campagna e fornire ai ristoratori che ne faranno richiesta il kit composto dalle doggy bag ‘Così buono da portarlo a casa’, vaschette biodegradabili e compostabili che poi, una volta usate, potranno essere conferite nel rifiuto, e da una vetrofania, per rendere ben visibile ai clienti la possibilità di richiedere questo servizio. I ristoranti del bacino d’utenza di Ava, che conta 31 comuni dell’Alto Vicentino con una popolazione totale di circa 185mila abitanti, sono invitati a prendervi parte, offrendo alla propria clientela un modo sicuro e igienico per portare a casa l’eventuale cibo avanzato durante il pasto.

Scopo del progetto è promuovere il riutilizzo del cibo avanzato al ristorante, farne una pratica condivisa e non più una fonte di imbarazzo. Sarà l’occasione per promuovere un consumo del cibo responsabile, che porti a evitare gli sprechi e dunque, di conseguenza, a una riduzione nella produzione di rifiuti.

Per aderire al progetto basta inviare una mail all’indirizzo comunicazione@altovicentinoambiente.it entro il 26 novembre, ultimo giorno della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. I kit saranno disponibili fino a esaurimento scorte e sono ritirabili su appuntamento nella sede di Alto Vicentino Ambiente.

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