E’ stato firmato da pochi giorni a Schio il Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza ed il Comune per la condivisione, l’integrazione e la produzione di dati geotopocartografici.
“E’ una tappa importante di un lungo percorso di collaborazione tra enti che introduce strumenti tecnici innovativi per la gestione complessiva di un territorio- commenta il sindaco di Schio Valter Orsi – Un SIT ovvero un Sistema Informativo Territoriale non riguarda soltanto ambiti strettamente tecnici ma si apre alla trasversalità di altri settori come la protezione civile, l’anagrafica cittadina, l’ambito sociale, ambientale, paesaggistico e molti altri”.
La banca dati che si sta costruendo attraverso la mappatura del territorio per punti geodetici di riferimento si avvarrà anche di riprese fotogrammetriche, realizzate con un aereo in una giornata straordinariamente limpida la settimana scorsa, per ottenere immagini e una cartografia ad alta risoluzione e precisione. Schio è tra i primi comuni non capoluogo di provincia ad aderire a un progetto di così ampia portata.
“A torto si pensa che questo sia solo un progetto di ambito urbanistico” – precisa il sindaco Orsi – Mentre le sue numerose applicazioni si tradurranno ben presto in una riduzione dei tempi di erogazione di molti servizi che ora sono costretti a riferirsi a una molteplicità di banche dati. Certo, resta ancora molto da fare, ma è importante partire da una buona base”.
Soddisfatti anche Regione del Veneto e Comune di Vicenza rappresentati rispettivamente dal Direttore UO Urbanistica Maurizio de Gennaro e dall’Assessore alla Semplificazione e Innovazione Filippo Zanetti che hanno auspicato un allargamento ad altri comuni di questo progetto, cruciale per una strategia complessiva che con l’incrocio delle informazioni di più banche dati consentirà una gestione e semplificazione non solo da parte degli enti ma anche di professionisti e cittadini.
E tutto ciò a livello non più solo locale, ma regionale, vale a dire per 575 comuni. Un prossimo “volo” che raccoglierà altre utili informazioni per il censimento del patrimonio edilizio, farà un rilievo tridimensionale da un punto di vista “termografico” in modo da avere una mappa dell’efficienza energetica degli edifici. Una parte consistente dei dati, quelli liberi da vincoli di privacy saranno resi liberamente disponibili come “open data”.
di Redazione AltovicentinOnline