Gli alpini di Zanè hanno finalmente una nuova sede, inaugurata al suon delle amate trombe domenica vicino all’area degli impianti sportivi.
La sfilata dei vari gruppi è partita davanti al monumento agli Alpini, dopo è stata deposta la tradizionale corona di alloro, ed ha percorso le vie centrali del paese, addobbate per l’occasione con il tricolore, concludendosi davanti alla nuova sede.
Ad aprire il corteo, davanti al gonfalone del comune di Zanè con sindaco e assessori, ai labari e ai gagliardetti dei vari gruppi presenti della sezione A.n.a. ‘Monte Pasubio’ di Vicenza, c’era la banda musicale di Centrale di Zugliano, seguita dai rappresentanti di varie associazioni di Zanè, oltre a molti cittadini che hanno accompagnato la parata.
Dopo la messa, celebrata da don Luigi, parroco della chiesa di S.S. Pietro e Paolo e da Don Lucio, parroco dell’Immacolata, il sindaco Roberto Berti ha salutato i presenti ricordando il motto con il quale gli alpini sono e devono essere associati: ‘Ricordare i morti, aiutando i vivi’. ‘Qua è racchiusa – ha detto Berti – l’essenza del pensiero alpino: solidarietà, aiuto e disponibilità verso chiunque ne abbia bisogno. Un pensiero particolare va a chi ha fondato il gruppo e a tutti i capogruppo che si sono succeduti alla sua guida’.
L’attuale capogruppo, Pierantonio Anzolin, ha ringraziato poi tutti coloro che ‘con grande laboriosità e impegno’ hanno contribuito alla realizzazione della nuova sede.
Valentino Fabris, capozona Valdastico, e il vicepresidente della sezione A.n.a. ‘Monte Pasubio’, Dino Cecconello, nel loro saluto hanno voluto invece rendere omaggio all’intero corpo degli alpini, mettendo in risalto la loro importanza in caso di calamità e sottolineato la carenza di forze nuove dovute all’abolizione della leva obbligatoria.
M.B.